SONO LE NOVITÀ tecnologiche che, più di ogni altra soluzione ad alto tasso di innovazione, si stanno rivelando capaci di rivoluzionare dalle fondamenta il mondo industriale: la robotica collaborativa e l’intelligenza artificiale nascondono un potenziale enorme, ancora tutto da esplorare. Aggregarne le potenzialità può costituire un fattore competitivo di importanza strategica, ed è proprio questa la scommessa alla quale mirano, attualmente, i più avanzati centri di ricerca mondiali.
L’Unione europea è in prima fila in questa competizione hi-tech internazionale, mediante il progetto Masterly che - con una dote finanziaria di 6 milioni di euro - supporta la ricerca applicata di soluzioni robotiche innovative, in grado di coniugare efficienza e flessibilità. Il progetto Masterly rientra nel programma Horizon Europe ed è realizzato da un consorzio di 16 partner di elevato profilo, tra i quali figura anche il centro di ricerca modenese Crit, specializzato in innovazione applicata all’industria manufatturiera. Società privata con sede a Vignola, il centro è nato nel 2000 per supportare le imprese nei percorsi di innovazione di processo e di prodotto, favorendo il trasferimento di conoscenze tecnologiche tra le aziende socie. Partendo dal confronto su temi di interesse condiviso, Crit organizza scambi di best practices e confronti specifici da cui scaturiscono novità tecniche, gestionali e organizzative. I soci del centro modenese – a oggi, 28 – sono esclusivamente aziende, molte delle quali leader internazionali nei rispettivi settori, tra cui Alstom, Beghelli, Cnh Industrial, Datalogic, Ferrari Spa, Ima, Sacmi e Tetra Pak. Crit propone specifiche attività e servizi di supporto all’innovazione anche ai fornitori delle aziende socie, che costituiscono il cosiddetto Network fornitori accreditati (Nfa): parliamo soprattutto di medie e piccole aziende, con processi ad alto contenuto tecnologico e ‘accreditate’ da un socio Crit.
Attualmente, il network dei fornitori accreditati è composto da 48 imprese. Il centro aderisce a importanti circuiti nazionali e internazionali dell’innovazione, tra cui Effra (European factories of the future research Association), Spire (Sustainable process industry through resource and energy efficiency) e la Rete alta tecnologia della regione Emilia-Romagna.
"Obiettivo del progetto Masterly è lo sviluppo di soluzioni robotiche flessibili, che riescono ad adattarsi in modo efficace alle richieste sempre diverse dell’industria moderna e ad affrontare le sfide poste un passaggio cruciale, ovvero quello dalla produzione di massa alla personalizzazione. Questa transizione ha creato, infatti, nuove esigenze per le linee di produzione convenzionali, tradizionalmente concentrate su singole varianti o famiglie di prodotti - spiega Marco Baracchi, direttore generale di Crit -. Le tecniche individuate permetteranno di gestire una vasta gamma di pezzi con dimensioni, forme e materiali differenti. Ad esempio, si lavorerà sullo sviluppo di piattaforme robotiche mobili in grado di integrarsi con differenti tipi di braccia robotiche, ma anche di gripper modulari e soluzioni di intelligenza artificiale, per svolgere attività di ‘pick and place’ su un’ampia varietà di prodotti, sia rigidi che flessibili".
Per raggiungere l’obiettivo fissato dall’Ue, i tecnici di Crit lavoreranno assieme a partner di prestigio come Comau e IIT - Istituto italiano di tecnologia: realtà che vantano una notevole esperienza nello sviluppo di robot per la produzione flessibile in ambito industriale. Inoltre, grazie al loro know-how, frutto di consolidate conoscenze di base e dei risultati dei progetti passati, i partner apporteranno preziose competenze complementari. Le soluzioni che saranno studiate e proposte alle aziende coinvolte nel progetto Masterly includono, tra l’altro, l’impiego di pinze modulari, unite a tecnologie robotiche all’avanguardia, come robot mobili, robot industriali o collaborativi ad alto e basso carico e gru intelligenti. Inoltre, queste tecnologie saranno potenziate da capacità avanzate di controllo e percezione basate sull’intelligenza artificiale, che consentiranno loro di operare in modo autonomo.
"All’interno del consorzio – ricorda Marco Baracchi – ci occuperemo delle attività di comunicazione, diffusione, massimizzazione e valorizzazione dei risultati del progetto Masterly, anche attraverso l’organizzazione di workshop e altre attività di networking. Inoltre, il progetto stabilirà collaborazioni e sinergie con l’università inglese di Cranfield e il Korea Institute of machinery & materials, garantendo così un approccio davvero globale ai temi trattati".
A testare le tecnologie proposte nell’ambito del progetto provvederanno tre utenti finali, provenienti da diversi comparti produttivi. Kleemann, multinazionale greca che costruisce ascensori, montacarichi, scale mobili e tappeti mobili per applicazioni residenziali, commerciali, industriali, ospedaliere e navali, testerà le tecnologie nel settore della produzione di ascensori. Il colosso degli articoli sportivi Decathlon Italia si concentrerà sulla logistica di magazzino e sul confezionamento di abbigliamento sportivo e, infine, Aernnova, azienda leader nella progettazione, costruzione e manutenzione di velivoli, sarà coinvolta nella produzione di sensori per la robotica applicata all’aeronautica.