
IL 2025 è iniziato bene per Guna – società milanese leader nel campo dei farmaci low dose biotech e della...
IL 2025 è iniziato bene per Guna – società milanese leader nel campo dei farmaci low dose biotech e della nutraceutica - con importanti riconoscimenti, tra cui il titolo di Top Employer e "Company for Generation Z", a conferma dell’impegno nel valorizzare talenti e benessere dei dipendenti. E la società ha registrato una crescita costante, grazie anche agli investimenti in ricerca e innovazione in collaborazione con istituti di prestigio come l’Ospedale Fatebenefratelli e l’Università La Sapienza di Roma. Con 270 dipendenti, di cui 140 donne, e una presenza in oltre 40 paesi, l’azienda mantiene un forte impegno nella sostenibilità e nella responsabilità sociale. Uno dei punti chiave dell’azienda è la Medicina dei bassi dosaggi o Low Dose Medicine (LDM) che comprende le discipline mediche che impiegano sostanze diluite e dinamizzate a scopo terapeutico. La LDM si fonda su tre principi: curare l’uomo e non solo la sua malattia, agire sulle cause e non solo sui sintomi, considerare l’uomo nella sua globalità mente-corpo e nella sua individualità. Le terapie d’avanguardia di Guna, che fanno della LDM uno dei loro pilastri, arricchiscono il consiglio terapeutico di molti medici e farmacisti.
Ma l’attenzione al benessere, alla crescita e alle esigenze dei dipendenti, si accompagna, nel caso di Guna, a dati economici decisamente positivi, che hanno visto un fatturato 2024 in crescita del 10% che ha superato i 57 milioni di euro, un EBITDA del 9% e un export in oltre 40 paesi in 4 continenti, che pesa per il 17% sul fatturato complessivo. Soddisfazioni importanti per la società fondata nel 1983 a Milano da Adriana Carluccio e Alessandro Pizzoccaro, che da sempre si distingue nel panorama farmaceutico per una visione sistemica della salute, che integra corpo e mente ma anche spirito ed emozioni, registrando negli anni una crescita costante grazie all’innovazione e all’attenzione alla qualità dei prodotti e alla soddisfazione del cliente. Guna è inoltre attiva nei settori dei dispositivi medici, della dermocosmetica e della veterinaria.
L’azienda opera in uno stabilimento di 5.000 metri quadrati a Milano, in via Palmanova, premiato nel 2008 per la migliore facciata industriale europea, che combina tradizione e modernità. Dotato di un impianto di trigenerazione che utilizza il cascame termico del gas per il riscaldamento e la refrigerazione degli ambienti e di pannelli solari sul tetto del proprio magazzino, l’azienda autoproduce gran parte dell’energia necessaria, riducendo l’impatto ambientale. La sostenibilità è un tema centrale per Guna, perseguito anche grazie a collaborazioni virtuose, come quella avviata da parecchi anni con Lifegate. Questo percorso ha consentito, attraverso progetti certificati in Italia e nei Paesi emergenti, di compensare in 17 anni oltre 13.580 tonnellate di CO2.
"Quando abbiamo fondato questa realtà eravamo negli anni ‘80 – spiega il presidente e fondatore di Guna, Alessandro Pizzoccaro – e il mondo della farmaceutica viveva in piena visione riduzionista. Ogni malessere, di qualunque tipo, doveva essere affrontato esclusivamente combattendone i sintomi. All’epoca, quindi, eravamo certamente dei pionieri. Oggi non è così: il concetto di ‘one health’, cioè di un approccio olistico e sistemico alla salute, che includa anche la tutela dell’ambiente e la cura della società in cui viviamo, è uno dei capisaldi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. In mezzo c’è stato un quarantennio di difficili battaglie per arrivare a questo cambiamento di paradigma, battaglie nelle quali siamo fieri di poter dire di essere sempre stati in prima linea. Con il nostro approccio culturale e i nostri prodotti: siamo orgogliosi di aver introdotto un modello terapeutico, che combina efficacia e sicurezza grazie a soluzioni che rispettano l’omeostasi dell’organismo umano e l’equilibrio dell’ambiente circostante". Nel tempo, Guna ha sempre investito nella ricerca scientifica e considera l’innovazione un elemento chiave della propria crescita, destinando risorse significative allo sviluppo scientifico ed alla ricerca collaborando con prestigiosi istituti e università. Tra le collaborazioni più rilevanti figurano quelle con l’Ospedale Fatebenefratelli, l’Università La Sapienza di Roma, l’Istituto Policlinico di Milano e l’Ospedale Città della Salute e della Scienza di Torino. Negli ultimi anni particolare attenzione è stata data alla Medicina dei Sistemi, un approccio scientifico che interpreta l’organismo come un insieme di interazioni biologiche complesse.
"La Medicina dei Sistemi corrisponde alla nostra stessa visione della salute e dell’essere umano – spiega Alessandro Pizzoccaro – e da anni lavoriamo affinché questo approccio che interpreta l’organismo come un insieme dinamico di relazioni biologiche, psicologiche e ambientali, possa essere sempre più riconosciuto e valorizzato a livello accademico e clinico. In quest’ottica, siamo orgogliosi di aver promosso la quarta edizione del Symposium ‘Medicina dei Sistemi’ a Milano il 24 maggio, un evento che ha visto la partecipazione di ricercatori e professori di alcune fra le più importanti università italiane e che gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Milano e di FNOMCeO, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Un importante momento di confronto scientifico e culturale, che conferma il nostro impegno nella diffusione di una medicina integrata, capace di mettere in relazione scienza, innovazione e attenzione alla persona".