
L’IMPEGNO SUL FRONTE DEGLI ESG «Abbiamo proposto ai fornitori di Mdd – dice Lusetti –. di lavorare insieme per una reale sostenibilità. Poiché tra loro ci sono piccole realtà imprenditoriali, abbiamo presentato loro un accordo quadro con Sace per acquisire gli strumenti e la cultura necessari per rispettare gli obiettivi Esg»
CONTI IN CRESCITA E GOVERNANCE rafforzata da un patto associativo tra le 5 grandi cooperative, tutte presenti nel CdA. L’assemblea di Conad Consorzio Nazionale, cooperativa delle cooperative dell’insegna leader della GDO italiana, sancisce la chiusura della fase che ha seguito l’uscita dell’ad Pugliese nel 2023 (indagato per corruzione tra privati e autoriciclaggio nell’acquisizione di Auchan, inchiesta in cui Conad è ‘parte lesa’) con la conferma di Mauro Lusetti (foto a destra) a presidente e la nomina di Giovanni Mastrantoni (foto a sinistra) a vicepresidente. "Conad si conferma la più grande impresa del commercio italiano, la sola presente con un’unica insegna in tutte le regioni, con i principali indicatori economici in crescita – spiega Lusetti – e il nostro ruolo nell’economia reale è fondamentale: difendiamo il potere d’acquisto dei clienti e delle famiglie, motore della società e delle Comunità sul territorio".
Presidente, com’è andato il 2024 di Conad?
"Le cooperative associate a Conad approveranno il bilancio 2024 nelle prossime settimane, ma sulla base dei dati di preconsuntivo possiamo dire che chiuderemo l’anno con un fatturato intorno ai 21 mld, in crescita sul 2023. Un risultato ottenuto, in un contesto macroeconomico complesso e con consumi stagnanti, grazie all’aumento dei volumi di merci vendute, soprattutto di quelle a marchio Conad, proseguendo così in un percorso che ci ha visto incrementare il fatturato del 70% in 10 anni".
Cosa è cambiato nel cda?
"Il mio ritorno in Conad 2 anni fa è coinciso con l’inizio di una fase di gestione operativa comune e di dialogo, anche acceso, su alcune scelte di governance, che non hanno sempre visto tutte le componenti del Sistema d’accordo. In questi 2 anni abbiamo creato le condizioni che consentono a tutte 5 le cooperative di sedere con i propri vertici - Presidente (un socio imprenditore) e ad (il dirigente che gestisce la presenza dell’insegna sui territori) - in un cda in cui si è ricomposta un’unità di intenti, fondamentale per conseguire gli obiettivi di cooperazione e di sviluppo. Siamo passati da 7 a 11 membri: 2 per ognuna delle 5 cooperative e un consigliere indipendente, io, con l’onore di essere riconfermato presidente".
Come si svilupperà la rete di Conad nei prossimi anni?
"Assisteremo a una diversificazione dei canali, con una minor incidenza dei grandi ipermercati a favore delle strutture di media dimensione, come superstore e supermercati, con assortimenti in linea con le varie esigenze di clienti, alla ricerca di convenienza e qualità. Rivalutiamo anche le medie e piccole metrature, che si stanno specializzando e che ci consentono di mettere in mostra la nostra caratteristica fondamentale: il presidio delle comunità. Su oltre 2 mila soci Conad, molti lavorano su queste superfici, che vanno bene nelle aree urbane e nei paesi e sono un patrimonio da difendere e sviluppare".
Assisteremo ad una diversificazione dell’offerta commerciale?
"Sì. Partendo da alcuni dati che ci indicano la brillante performance dei negozi specializzati, con PetStore Conad (+17,8%), il nuovo "urban format" TuDay Conad (+ 5,8%). Punteremo sui servizi, attraverso la continua evoluzione della nostra app HeyConad. Miriamo a integrare il negozio Conad con servizi digitali a supporto della vita del cliente, per la salute, le assicurazioni, il turismo. Così facendo offriamo merci e servizi, come già accade in molte realtà europee".
Cosa farete per fidelizzare i clienti?
"L’integrazione tra negozi e servizi digitali e il dinamismo della nostra marca del distributore sono alla base della nostra strategia di personalizzazione della relazione con i clienti. Lavoriamo e continueremo a lavorare sulle carte fedeltà, che ci consentono di capire bene cosa il cliente desideri e di conoscere le sue nuove abitudini di consumo. I consumatori visitano tra le 4 e le 7 insegne e noi vogliamo fidelizzare i nostri clienti, offrendo loro servizi e prodotti Conad".
Aprirete reti di discount?
"Al momento non abbiamo un progetto comune e osserviamo attentamente la positiva esperienza che stanno vivendo le 2 cooperative del Sud Italia, che hanno una rete di questo tipo, costruita sulle esigenze dei loro territori".
Verso quale tipo di innovazione andremo nei punti vendita?
"Molti dei nostri associati hanno già i dispostivi “salvatempo“, per pagare direttamente alle casse automatiche. Incentiveremo il “clicca e ritira“, con spesa fatta online e ritirata in negozio. Stiamo sperimentando negozi senza personale alle casse a Verona e Trento, con dispositivi video che abilitano il pagamento automatico. In questi ambiti l’innovazione è rapida e vogliamo valutare bene i pro e i contro".
È in vista un riassetto della logistica?
"La logistica è cruciale per aumentare l’efficienza e rispettare gli obiettivi Esg. Abbiamo puntato molto sulla gestione innovativa della logistica dei prodotti a marchio Conad e stiamo continuamente investendo per rendere i trasporti e i magazzini sempre più performanti".
È vero che la Gdo fa margini a spese dei produttori?
"Assolutamente no. Per noi è dannoso cambiare produttore e non facciamo alcuna politica predatoria nei loro confronti. In periodi di inflazione, per tenere più bassi i prezzi comprimiamo i margini, anche a scapito della nostra redditività".