"IL TEMA DELLA MANIFATTURA e delle filiere è al centro delle politiche di sviluppo economico e di investimento della nostra amministrazione regionale". È Francesco Acquaroli a sottolineare l’importanza del tessuto produttivo marchigiano e l’attenzione che la Regione riserva al mondo economico. "Moda, calzature, meccatronica, artigianato, enogastronomia sono alcune delle eccellenze del nostro tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese, su cui dobbiamo puntare per costruire nuove opportunità di crescita e di attrazione di investimenti, ma anche di turisti", dice il governatore Acquaroli, fra gli ospiti dell’evento di Quotidiano Nazionale mercoledì a Civitanova Marche.
"La qualità internazionalmente riconosciuta del Made in Marche, fondato su storie di aziende familiari infatti, si coniuga perfettamente con la bellezza dei nostri paesaggi e la ricchezza artistica e culturale dei nostri borghi che devono essere preservati", prosegue il presidente della Regione. "In questo contesto – sottolinea – la sostenibilità delle nostre imprese diventa vantaggio competitivo e valore aggiunto per l’intero territorio. Il potenziale a nostra disposizione è enorme e la transizione tecnologica non può prescindere da quella ambientale. Viviamo infatti momenti di grande trasformazione che richiedono forti strategie complessive per conferire, alla nostra manifattura, nuove competenze che consentano di accrescere l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione di processi produttivi e di conseguenza anche una maggiore sostenibilità. Parliamo di strumenti ormai imprescindibili per aggredire nuovi mercati e per affrontare le sfide dell’internazionalizzazione che come Regione sosteniamo con appositi bandi premiando in particolare le aggregazioni e le filiere".
E proprio alle filiere e al loro ruolo è dedicato il ciclo di incontri promosso da Quotidiano Nazionale che riprende mercoledì con l’appuntamento nelle Marche, dedicato in particolare alle eccellenze del Made in Italy generate dal distretto. La Regione vuole sostenere il settore. "Dobbiamo mettere – conclude Acquaroli – i nostri imprenditori in condizione di fare il massimo e come istituzioni dobbiamo essere alla loro altezza dando risposte concrete alle loro esigenze".
V. B.