
IL DISTRETTO tessile pratese entra nel cuore delle politiche europee con una mossa strategica destinata a rafforzare il ruolo del...
IL DISTRETTO tessile pratese entra nel cuore delle politiche europee con una mossa strategica destinata a rafforzare il ruolo del territorio nella definizione delle norme comunitarie sull’economia circolare dall’End of Waste, alla responsabilità estesa dei produttori (Epr), dal regolamento Reach fino al passaporto digitale per i prodotti tessili. Una rivoluzione legata alla sostenibilità che Prato non intende subire, ma parteciparvi da protagonista, far sentire la sua voce a Bruxelles perché l’economia circolare e il riciclo tessile sono nel suo dna. Basta un dato su tutti: Prato è la capitale mondiale del cardato riciclato, ne produce ben l’80%, come pure all’anno si contano circa 35mila tonnellate di filati ottenuti da fibre riciclate e 100 milioni di metri di tessuto riciclato. Una road map verso Bruxelles perché Prato e il distretto possano diventare un modello per le politiche europee sul tessile. Lo farà tramite due iniziative: con il brand Prato Textile District, progetto frutto del Tavolo del distretto, a cui siedono Comune, Confindustria Toscana Nord, Confartigianato Imprese Prato, Cna Toscana Centro, sindacati Cgil, Cisl, Uil, e mettendo radici a Bruxelles grazie al patto di collaborazione con la Regione Toscana. Un accordo quest’ultimo che consente al Tavolo del distretto di avere una base operativa a Bruxelles e precisamente nel distaccamento europeo degli uffici regionali.
Una presenza strategica perché faciliterà il dialogo e il confronto con le istituzioni europee per migliorare le leggi e i regolamenti sull’economia circolare e il passaporto digitale in campo tessile. La missione in Europa parte sotto i migliori auspici: soprattutto Prato e il distretto sono tornati a sentirsi parte di un’unica squadra grazie ad un moto di orgoglio che li rende consapevoli di essere depositari di un know how e di una realtà dinamica tessile che non ha uguali nel resto del mondo. Un’identità territoriale che si è emersa con chiarezza nel corso della due giorni di "Prato Textile District days" al Museo del Tessuto, il confronto pubblico con imprese, istituzioni e associazioni promossa dal Tavolo del distretto come prima tappa della missione pratese al Parlamento Europeo prevista dal 3 al 5 giugno. In ballo c’è il futuro del distretto, in ballo c’è la tutela di quel patrimonio di cui Prato e le sue aziende sono pioniere dall’Ottocento in poi in fatto di riciclo tessile. "Prato guarda all’Europa e al mondo per affermarsi come modello di sostenibilità", così la sindaca di Prato Ilaria Bugetti invitando ad un moto di orgoglio e di appartenenza la sala gremita di aziende, imprenditori, istituzioni con anche i due europarlamentari toscani Dario Nardella e Francesco Torselli. Prato torna a fare squadra e torna a fare quadrato: "E’ con questa identità che ci vogliamo presentare a Bruxelles, con una voce unica grazie all’impegno del Tavolo del distretto che ha aperto questa strada". Strada alla quale si è aggiunto un pezzo significativo, come il patto di collaborazione siglato davanti all’uditorio del Museo del Tessuto tra Regione Toscana con il presidente Eugenio Giani, la sindaca, le associazioni di categoria e i sindacati.
"Essere laddove vengono prese le decisioni – ha chiosato la sindaca – per la nostra economia è fondamentale per garantire il futuro al distretto tessile. L’accordo con la Regione è l’embrione dello sportello Europa, che dovremo ampliare e sviluppare". Un’azione strategica in vista delle altre tappe in Europa: il 3 giugno il distretto pratese si presenterà direttamente al Parlamento Europeo con l’iniziativa "Prato Textile District: Identity, Innovation, Sustainability", un incontro per influenzare le decisioni europee su temi cruciali come l’ecodesign, la responsabilità estesa del produttore e il passaporto digitale. Sempre a Bruxelles, dal 4 al 5 giugno, è prevista la partecipazione con uno stand alla "Textile Recycling Expo", prima fiera europea dedicata al riciclo tessile, con Prato protagonista in quanto modello di eccellenza nel riciclo meccanico della lana e nella produzione sostenibile. In autunno, il quarto e ultimo appuntamento del 2025, a Rimini dal 4 al 7 novembre, la partecipazione ad Ecomondo, fiera leader in Europa per la transizione ecologica, con Prato Textile District presente per la prima volta come espositore ufficiale. Nel panel di confronto, moderato dal caporedattore de "La Nazione" Luigi Caroppo, si sono succedute le voci dei vari esponenti del Tavolo del distretto da Francesco Marini di Confindustria Toscana Nord, a Daniele Gioffredi segretario generale di Cgil Pistoia-Prato, a Luca Benedetti, presidente Cna Filiera della moda Toscana fino a Moreno Vignolini, presidente di Confartigianato Tessili Toscana. La presenza dei due europarlamentari ha fatto sì che Prato chiedesse un impegno ai due rappresentanti toscani, che hanno dato la loro disponibilità a sostenere il progetto di Prato. Nella due giorni al Museo del Tessuto sono state presentate Sicurfad, la piattaforma e-learning digitale per la sicurezza sui luoghi di lavoro (progetto frutto del Tavolo del distretto) e il primo catalogo degli archivi tessili "Memoria e futuro", a cura del Museo del Tessuto, che raccoglie gli archivi tessili di 13 aziende (presto in forma digitale).
"La pubblicazione – dice l’assessora allo sviluppo economico Benedetta Squittieri – è un atto strategico perché gli archivi sono strumenti per leggere il cambiamento, immaginare nuovi scenari e costruire un distretto che sa rigenerarsi". La seconda giornata di "Prato textile district days" ha approfondito i progetti "Prato carbon neutral" e "Net Zero District" con il confronto fra Prato, Bergamo, Roma, Parma, tra le 100 città europee che entro il 2030 dovranno raggiungere la neutralità climatica. Spazio poi alle strategie di Ecodesign e futuro del prodotto tessile raccolte in un agile manuale.