Martedì 23 Aprile 2024

Persone e tecnologie in sicurezza Faber elimina gli infortuni

Persone  e tecnologie  in sicurezza  Faber elimina  gli infortuni

Persone e tecnologie in sicurezza Faber elimina gli infortuni

IL SUO è il più longevo stabilimento senza infortuni in Italia e anche in Europa. Parliamo della Faber, "lo specialista dell’aria di Franke" che con la sua lunga storia dimostra quanto il miglioramento e l’adattamento siano la chiave per rimanere un’azienda made in Italy e altamente competitiva. Lo stabilimento di Sassoferrato, sulle colline marchigiane, sede produttiva a pochi chilometri da Fabriano e centro nevralgico della produzione di cappe e piani aspiranti tra i più innovativi al mondo è formato da un’area di più di oltre 60mila metri quadrati. Faber ha aperto le porte del suo stabilimento di Sassoferrato, il centro della produzione di cappe e piani aspiranti più hi-tech volti, di desing e con la massima attenzione al risparmio energetico. Con un know-how unico al mondo, fatto di persone e tecnologie in grado di creare i prodotti made in Italy tra i migliori sul mercato. "Il nostro stabilimento è unico al mondo perché qui è rinchiuso il know-how di Faber – commenta Giorgio Rossi (nella foto a destra), operation director della fabbrica di Sassoferrato di Faber –. Che sono le tecnologie, certamente, ma anche e soprattutto l’expertise dei nostri artigiani". Fin dalla sua nascita, che si colloca oltre trent’anni fa, nel 1989, Sassoferrato è "sempre stato un sito capace di distinguersi per le politiche nei confronti dei dipendenti".

Ad oggi, la fabbrica di Sassoferrato conta sul "supporto di oltre 350 tecnici altamente specializzati, con un dato del 35% di quote rosa e un’età media di 39 anni". "Il nostro stabilimento è unico al mondo perché qui è rinchiuso il know-how di Faber – spiegano ancora dall’azienda – . Inoltre investiamo costantemente nelle tecnologie più innovative sul mercato e lavoriamo incessantemente sulle competenze delle persone, motivandole e coinvolgendole nel nostro progetto di business nell’ottica del ‘people first’, cercando il miglioramento continuo – aggiunge Rossi –. Lavoriamo in modo flessibile, puntando su qualità e servizio per creare valore sia per la nostra società che per i nostri clienti, perseguendo la sostenibilità in termini di vicinanza all’ambiente esterno e di efficientamento dei costi di produzione". Qualità e flessibilità sono parole chiave nella fabbrica di Sassoferrato: la qualità dei prodotti, altissima e la flessibilità nella produzione, studiata in funzione del cliente e ogni volta cucitagli addosso come un guanto. Qui nulla è lasciato al caso: "Vengono utilizzate le migliori tecnologie impiantistiche di prevenzione, si adottano corpi procedurali sempre più accurati e, allo stesso tempo, sistemi di gestione integrati Hse (Health, Safety & Environment) certificati. Tutte queste accortezze hanno portato Sassoferrato a detenere primati importanti, tra cui il più longevo stabilimento senza infortuni in Italia e in Europa. Qui, le persone vengono messe al centro e motivate per condividere gli obiettivi comuni aziendali. Responsabilizzare è la chiave di tutto, perché l’autonomia e l’empowerment individuali promuovono la self efficacy, aumentando il grado di fiducia reciproco e sviluppando continuamente relazioni improntate sul dialogo e il rispetto".

Anche la formazione del personale è un aspetto fondamentale per Faber: basti pensare che, solo nell’arco dello scorso anno, nel plant di Sassoferrato sono state erogate complessivamente oltre di mille e cinquecento ore di formazione per i dipendenti. "Un mercato sempre più demanding – rimarcano ancora dall’azienda – impone di scegliere strategie diverse in ottica di adattabilità. Ecco perché per Faber, a Sassoferrato, rimane imprescindibile la costante innovazione tecnologica. Numerosi processi, ad esempio, sono stati digitalizzati, la produzione è stata verticalizzata e le competenze dei dipendenti vengono continuamente aggiornate". Due esempi pratici? "Recentemente sono stati introdotti un nuovo laser di ultima generazione e un impianto che si avvale dell’intelligenza artificiale per velocizzare i processi e renderli ancora più sicuri".

E l’innovazione, per Faber, passa anche dalla sostenibilità. In effetti, nello stabilimento di Sassoferrato i passi green fatti negli ultimi anni sono importanti e comprendono il nuovo impianto fotovoltaico composto da 2mila e 600 pannelli, che già oggi assicura alla fabbrica circa il 30 per cento dell’energia disponibile e permette di risparmiare fino a 305 tonnellate di anidride carbonica all’anno. E il cambiamento di tutte le lampade da alogene a led, per un ulteriore risparmio sulle emissioni. Un intervento lungimirante che si è dimostrato molto importante con gli ultimi rincari dell’energia.

"Guardando al futuro – concludono dall’azienda fabrianese – sono tante ed entusiasmanti le sfide per il futuro. Nel breve periodo, si punta ad adottare nuove tecnologie di produzione, integrandole con le più rodate. Nel medio-lungo periodo, invece, l’obiettivo numero uno è digitalizzare l’azienda, implementando nuovi modelli di business. Questo consentirà di rispondere in modo più efficace a una domanda in costante evoluzione anche attraverso impianti produttivi di ultima generazione. L’ultimo, grande obiettivo è particolarmente sentito: rimanere competitivi mantenendo una produzione 100 per cento italiana. A dimostrazione, ancora una volta, che Faber è sinonimo di made in Italy".

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