
QUANDO la scienza diventa benessere per l’uomo, diventa scienza etica. Così, dalle tecniche più avanzate di ingegneria genetica in medicina...
QUANDO la scienza diventa benessere per l’uomo, diventa scienza etica. Così, dalle tecniche più avanzate di ingegneria genetica in medicina (CRISPR-cas9) applicate all’uomo, si passa alle ingegnerie robotiche di umanoidi al servizio di altri uomini. Ne è un esempio il robottino che aiuta gli anziani ospiti in una casa di riposo di Chongqing, nel sud-ovest della Cina.
Nasce in Cina il primo robot umanoide impiegato nel Terzo Settore, in grado di stabilire relazioni che attengono alla cura della persona sia sul piano fisico che psicologico. Si chiama ’Peipei’. Può rispondere a qualsiasi cosa perché è dotato del modello più avanzato di AI generativa che impara dai propri errori, dimostrando di essere in grado di apprendere dall’esperienza. E’ uno dei tanti robot umanoidi presentati alla quinta edizione della China International Consumer Products Expo 2025, a Haikou, nell’isola tropicale di Hainan. Quest’anno l’esposizione cinese, che ha voluto dedicare maggior spazio alle nuove tecnologie e all’impiego dell’AI, ha evidenziato le tendenze del commercio e dei consumi globali, attirando la partecipazione di oltre 4.100 marchi provenienti da 71 Paesi e regioni. E’ emerso come l’AI generativa possa essere messa al servizio della cura della persona. Il robot Peipei siè dimostrato gentile ed emotivamente coinvolto attraverso la sua capacità di modulare diversi toni di voce a seconda del momento, adattandosi alle necessità della persona con la quale interagisce. E’ in grado di riconoscere anche quando l’anziano è di cattivo umore dal tono della voce e quando non ha dormito bene. Prenota le visite mediche, chiama i familiari, predispone il piano terapeutico giornaliero ricordando quando bisogna prendere le medicine. Scherza e gioca a carte, legge il giornale, accende la televisione e può ordinare la spesa e svolgere la pulizia domestica. E soprattutto non perde mai la pazienza. Agli anziani affetti da Alzheimer ricorda ogni cosa, dal nome dei familiari, alle videochiamate ai nipoti, implementando i rapporti sociali.
E’ la rivoluzione della robotica umanoide che la Cina impiega nell’assistenza per gli anziani, avendo investito ingenti risorse nella rete di assistenza sociosanitaria. Alla fine del 2024 nella città di Chongqing c’erano più di 6 milioni di persone di età pari o superiore a 65 anni, ovvero il 18,9% dei cittadini. Sappiamo che la Cina è uno dei paesi con la popolazione più longeva al mondo (così come l’Italia), per questo di fronte al tema della cura degli anziani ha sviluppato soluzioni innovative al passo con i tempi. Dimostrando che l’intelligenza artificiale (AI) possa usare la psicologia per costruire umanoidi con capacità di compagnia emotiva intelligente, che sia a protezione della salute, della sicurezza e della vita delle persone.
Se poi si è amanti degli animali ecco saltare fuori nello stand più visitato dell’Expo di Haikou, il cane artificiale (Unitree Robotics). La star dell’AI. Quindi una carrellata di mobili per la casa domotica del futuro (nota anche ai nostri architetti italiani), come la poltrona per i massaggi, oppure gli stereo che invece di diffondere la musica emanano radiofrequenze (per il benessere psico-fisico). Il cane robot è vero gioiello di agilità che riesce persino a danzare e compiere tragitti su due zampe. Un vero acrobata in stile animale da compagnia.
Ma perché mai ci si dovrebbe piazzare in casa una loro emanazione non biologica? Di sicuro, però, l’invenzione più desiderata è stata la macchina volante. Una sorta di drone con mini capsula dotata di due sedili in grado di trasportare 2 persone. Un velivolo di piccole dimensioni con custodia portatile progettata perentrare in un’automobile, venduta in abbinamento. Per i più giovani un simulatore a forma di macchina decappottabile con casco in 3D che riproduce persino l’effetto del vento tra i capelli.
Nel reparto velivoli di ultima generazione erano presenti droni di ogni dimensione con capacità di trasportare carichi pesanti e resistere a turbolenze. Un mercato in espansione quello della robotica con un potenziale di crescita molto significativo. Cina e Stati Uniti si sfidano a colpi di alta tecnologia ma anche l’Italia ha dimostrato forte interesse piazzandosi al secondo posto in Europa dopo la Germania. E nel mondo l’Italia è il sesto paese per vendite e installazioni di robot industriali. Dati che emergono dal World Robotics Report 2024, che sottolineano un massimo storico nel numero di robot industriali che automatizzano la produzione di tutto il mondo. L’Asia è leader mondiale con il 66% delle istallazioni robotiche, seguita dall’Europa (19%) e dalle Americhe (13%). Il 2025 è l’anno della robotica e secondo le previsioniil comparto potrebbe raggiungere un volume di oltre 180 miliardi di dollari entro il 2030. Per questo stiamo assistendo a un forte interesse da parte di aziende, dalla sanità, alla logistica ai servizi.