Martedì 23 Aprile 2024

Non solo carta Moleskine adesso punta alla Generazione Z

Non solo carta  Moleskine  adesso punta  alla Generazione Z

Non solo carta Moleskine adesso punta alla Generazione Z

"NEL TEMPO della tecnologia frenetica, con orgoglio celebriamo l’arte dell’impronta umana: il piacere di prendere carta e penna e liberare il proprio talento… La scrittura a mano è universale e allo stesso tempo fortemente personale. È il mezzo più intimo per esprimere il proprio vero io e connetterci agli altri in modo accessibile". È il manifesto, profondamente classico e al tempo stesso innovativo, con cui Moleskine descrive la propria vision. L’azienda, oggi di proprietà del gruppo familiare belga D’Ieteren, è nata negli anni Novanta a Milano, dove ha ancor oggi il suo headquarter, dopo essere riuscita a imporsi come icona globale conquistando circa 10 milioni di clienti "fedeli" in 114 Paesi del mondo. Chi di noi non ha mai provato ad appuntare un’idea, un pensiero creativo, un’emozione su un taccuino Moleskine? Quello che usiamo oggi è l’erede e il successore del leggendario taccuino usato, per cogliere la riflessione del momento così come per appuntare esperienze di viaggio, da celebri artisti e pensatori come Vincent Van Gogh, Pablo Picasso, Henri Matisse, Ernest Hemingway e Bruce Chatwin. Il brand Moleskine prende il suo nome proprio da Chatwin: in francese significa "imitazione della pelle" ed è apparso per la prima volta nel 1986 nel libro "Le vie dei canti" del celebre viaggiatore e scrittore inglese. Ma sul piano imprenditoriale Moleskine è un marchio italiano, nato dall’intuizione di Francesco Franceschi, che ha venduto il primo esemplare di taccuino nel 1995 a Milano nella libreria Feltrinelli di corso Buenos Aires e nel 1997 ha registrato il marchio. Moleskine è un caso imprenditoriale interessante, perché unisce in una smart company una serie di caratteristiche che rendono distintivo nel mondo il sistema imprenditoriale italiano: capacità manifatturiera, ispirazione creativa, stile inconfondibile.

Alla guida dell’azienda che conta 400 dipendenti c’è oggi Daniela Riccardi (foto a destra), che sta proiettando il marchio verso le nuove generazioni con iniziative innovative come la creazione di un "GenZ Board": una task force formata da 20 giovani in tutto il mondo, a cui la numero uno dell’azienda milanese ha chiesto di immaginare e sviluppare iniziative che facciano entrare la storia di Moleskine nel mondo della Generazione Z, mettendo loro a disposizione un budget ad hoc. Moleskine offre un ecosistema di oggetti "flessibili" che stimolano l’immaginazione ed alimentano la creatività: taccuini, diari, borse, valigie, applicazioni, strumenti di scrittura e accessori di lettura. Ma la produzione non può più fermarsi alla carta: in una visione di continuità tra strumenti analogici e digitali è nato Moleskine Smart, ecosistema di strumenti intelligenti e di servizi realizzati per semplificare il processo creativo e produttivo. Moleskine ha lanciato lo Smart writing system, che trasforma gli appunti manoscritti in file: il sistema consente di scrivere a mano su carta sui taccuini Moleskine, mentre la Smart Pen genera in tempo reale una copia digitale di ciò che è stato scritto, trasferendo l’intero contenuto dalla pagina cartacea sul dispositivo digitale scelto tramite una app.

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