Lunedì 16 Giugno 2025
LETIZIA MAGNANI
Made in Italy

"Noi, dietro le quinte dei voli: innovazione e sicurezza"

CHI SI OCCUPA DELLE NOSTRE valige quando siamo in aeroporto? O della lounge? Ma anche del rifornimento e della pulizia...

NEL GRUPPO DA DIECI ANNI Marina Bottelli (. nella foto a lato. ) è ad per l’Italia di Swissport International Ag ed è responsabile del lancio e della supervisione dei servizi di trasporto aereo di Swissport nel mercato italiano. È. in Swissport dal 2015

NEL GRUPPO DA DIECI ANNI Marina Bottelli (. nella foto a lato. ) è ad per l’Italia di Swissport International Ag ed è responsabile del lancio e della supervisione dei servizi di trasporto aereo di Swissport nel mercato italiano. È. in Swissport dal 2015

CHI SI OCCUPA DELLE NOSTRE valige quando siamo in aeroporto? O della lounge? Ma anche del rifornimento e della pulizia dei voli? Sono grandi società di servizi, nelle quali lavorano molte persone in tutto il mondo. Il Gruppo Swissport è una di queste. È oggi il principale operatore al mondo nel settore dei servizi aeroportuali, con una presenza in 279 aeroporti di 45 Paesi e una squadra di circa 60 mila persone. Swissport ha confermato il proprio ruolo di riferimento nella logistica aeroportuale e nel supporto alle compagnie aeree. Con un fatturato globale di 3.4 miliardi di euro, il Gruppo è presente in Europa, che si conferma il suo secondo mercato, dopo gli Stati Uniti, grazie a operazioni in 67 aeroporti. A capo della società italiana, Swissport Italia, c’è una donna, Marina Bottelli, manager esperta con oltre 20 anni di esperienza professionale in multinazionali, in Italia e all’estero. Nel 2024 Swissport Italia ha supportato 35 compagnie aeree nell’Aeroporto di Fiumicino, di cui il 43% impegnate in voli intercontinentali, gestendo oltre 140 mila voli e assistendo 20 milioni di passeggeri.

Che cosa fa Swissport?

"Noi ci occupiamo del dietro le quinte degli aeroporti, dal carico, scarico dei bagagli, alla sicurezza, alla pulizia, ma non solo. Siamo specializzati proprio nelle attività di cargo degli aerei e siamo operativi in tutto il mondo, comprese, naturalmente Europa e Italia".

Dove in Italia?

"Attualmente siamo operativi negli aeroporti di Linate e Malpensa. Ma l’azienda intende investire in altre regioni d’Italia, con l’obiettivo di estendere i propri servizi di handling a un numero maggiore di aeroporti, ampliando così la presenza in Italia, anche nei settori del cargo e delle lounge, oltre che del supporto manageriale. Fino a qualche mese fa operavamo anche a Roma".

La vostra intenzione è quindi quella di crescere?

"Il progetto di espansione e investimento in Italia sposa quanto già avviato dall’azienda che, investendo nel 2024 oltre 20 milioni di euro nell’elettrificazione della propria flotta, si afferma come uno dei principali sostenitori di Pacta, il Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo. L’intenzione è, appunto, quella di crescere, per questo lavoriamo sulla formazione, sull’innovazione e sulle regole, per poter partecipare alle gare d’appalto negli aeroporti. Per noi la sicurezza e la qualità del servizio sono fondamentali".

Cosa significa essere una manager donna in un settore come questo?

"Devo dire che sento su di me una grande responsabilità. Le donne in questo settore sono in aumento, a tutti i livelli e quindi il lavoro è tanto e impegnativo. Noi lavoriamo tantissimo sul gender balance e sull’inclusione. Da questo punto di vista essere donna è una responsabilità, ma anche una grande opportunità".

Swissport come si impegna per la sostenibilità?

"Lo fa con molte azioni concrete nei confronti del suo personale nel mondo, ma anche aderendo agli obiettivi del millennio, sulla decarbonizzazione".

Quanto all’inclusione?

"Abbiamo policy sull’inclusione e sul gender balance e programmi in tutto il mondo contro le molestie. Si chiama Speck up e aiuta tutti, in particolare le donne a denunciare eventuali molestie. Devo dire che l’azienda è davvero molto attenta".

Su cosa si basa il vostro impegno in questa direzione?

"L’impegno di Swissport si fonda su tre pilastri fondamentali: People, Planet e Policy. Per quanto riguarda le persone, il Gruppo promuove un ambiente di lavoro sicuro, collaborativo e orientato alla crescita professionale, investendo nella formazione continua e nel benessere dei dipendenti. Attraverso l’Employee Value Proposition, Swissport riconosce e supporta il contributo di ogni collaboratore, rafforzando il senso di appartenenza e la motivazione. Abbiamo poi, policy sul gender balance e sull’inclusione e sul palnet siamo in prima linea nella diminuzione delle emissioni".

Cosa significa lavorare per consentire agli altri di viaggiare?

"Credo che questo mondo vada raccontato, perché noi siamo le persone che si trovano dietro le quinte del viaggio. Il nostro personale è colui che consente alle persone di viaggiare più facilmente. Per questo, nel dietro le quinte di un viaggio, ci sono tanti volti, persone, professionisti, che lavorano su turni spesso usuranti e che hanno attenzione ad ogni dettagli, a partire dalla sicurezza".

Quali skill servono per fare questo lavoro?

"Le più diverse, dalla ristorazione, al facchinaggio, alla sicurezza. Una perà è fondamentale, la flessibilità, perché per noi l’emergenza è la normalità e dobbiamo spostare gruppi anche grandi di persone in funzione dei ritardi degli aerei. È una macchina complessa, che deve funzionare benissimo e per farlo occorrono professionisti e flessibilità".

Quante persone lavorano con voi?

"Fino a pochi mesi fa gestivamo le operation a Fiumicino e avevamo 2800 dipendenti. oggi ne abbiamo 150, ma siamo sempre alla ricerca di figure. Non è facile trovare personale preparato, anzi, stiamo investendo moltissimo per capire quali sono soprattutto le aspettative dei giovani rispetto al lavoro e a questo in particolare. Essendo un grande gruppo abbiamo anche incentivi, premi di produzione, insomma diverse leve per migliorare le condizioni di lavoro che offriamo".

Chi sono i vostri clienti?

"Le compagnie aeree. In base a come noi facciamo il nostro mestiere loro possono risparmiare dal 15, al 20% dei costi. Naturalmente c’è un modo per misurare tutte le operazioni e per valutare il nostro operato e devo dire che a livello internazionale le nostre modalità operative sono valutate sempre molto positivamente".