
IL PROGETTO AFFONDA le radici in uno dei distretti più prestigiosi del ‘made in Italy’ nell’ambito del tessile-abbigliamento, quel polo...
IL PROGETTO AFFONDA le radici in uno dei distretti più prestigiosi del ‘made in Italy’ nell’ambito del tessile-abbigliamento, quel polo di Biella che vanta ancora – malgrado le attuali difficoltà del sistema moda - una filiera completa e si posiziona, per la qualità dei propri prodotti, nella fascia più alta del mercato. Parliamo di MagnoLab, la rete di imprese tessili per l’innovazione che riunisce otto società biellesi ed è un progetto all’avanguardia a livello europeo: talmente all’avanguardia da essersi piazzato, di recente, al primo posto nella graduatoria definitiva delle proposte ammesse al finanziamento previsto dal bando Pnrr per il riciclo tessile. Il punto di forza di MagnoLab consiste nel poter contare su un insieme fisico di impianti pilota, installati in un’unica sede a Cerrione (Biella), nella quale è possibile sviluppare, in modo collaborativo, prodotti e processi innovativi con cicli di sperimentazione e prototipazione più rapidi e snelli. "MagnoLab è un esempio straordinario di come la filiera industriale italiana possa realmente essere sinergica, poiché è il risultato dell’unione di imprese di una filiera molto lunga: quella del tessile e della moda", dichiara Luca Sburlati (nella foto sotto), coordinatore della filiera Lifestyle di Unione industriali Torino e amministratore delegato di Pattern Group, una delle otto imprese che fanno parte di MagnoLab. Tre i grandi temi che contraddistinguono il progetto biellese, a partire dalla condivisione dei processi produttivi: "Imprese provenienti da territori diversi hanno deciso di impiantare, in un luogo comune, le loro tecnologie di produzione e di processo".
Un vero esempio di come "le filiere lunghe possano immaginare di costruire progetti industriali insieme, fungendo così da modello per altri settori della manifattura italiana - spiega Sburlati –. È una filiera unita, che va da chi sa filare, chi tesse, chi stampa il tessuto fino a chi può progettare un capo e assemblarlo", tutto in un unico luogo. La seconda parola chiave che ben si addice a MagnoLab è la volontà di rispondere alle nuove esigenze che emergono, a livello globale, sul riciclo tessile. "Questo hub è in grado oggi di fornire soluzioni concrete al grande tema della rigenerazione di tessuti e capi", spiega ancora il ceo di Pattern, che è stato altresì nominato come presidente di Confindustria Moda Federazione tessile-abbigliamento per il quadriennio 2025-29. Il prodotto tessile, infatti, è diventato un ‘rifiuto speciale’ e, di conseguenza, "dovrà essere trattato esattamente come oggi trattiamo il vetro e la plastica".
In Italia, l’industria tessile produce ogni anno 1,2 miliardi di tonnellate di Co2 e utilizza 86 miliardi di metri cubi d’acqua, consumando 0,5 Kwh di energia elettrica per ogni metro di tessuto. Per questo motivo è importante studiare soluzioni in grado di limitare l’impatto ambientale della filiera. Le aziende della filiera dovranno, dunque, adeguarsi alla nuova normativa per poter garantire continuità al ‘made in Italy’: solo in questo modo, infatti, si potrà continuare a essere attrattivi nei confronti dei grandi brand internazionali. Obiettivo di MagnoLab è, quindi, andare incontro alle esigenze di un cliente finale che, necessariamente, è sempre più attento alle questioni ambientali e, più in generale, al rispetto dei criteri Esg (sostenibilità ambientale, sociale e di governance). C’è, poi, un terzo grande tema, che è quello della formazione, della volontà di creare connessioni e partnership con istituti formativi in ambito tessile e fashion, sia italiani che esteri. MagnoLab diventa, per studentesse e studenti, il luogo in cui confluiscono didattica, ricerca e sviluppo: è un percorso articolato come un’autentica filiera tessile, nella quale partecipare attivamente ai progetti di ricerca che, via via, saranno attivati. Attualmente è attivo un interscambio con Its Tam (Istituto tecnologico superiore Tessile abbigliamento moda), i cui studenti svolgono laboratori all’interno dello stabilimento, con la possibilità di sviluppare le loro idee sui macchinari degli impianti pilota. Inoltre, questa realtà genera formazione nell’ambito delle nuove tecnologie per i brand che desiderano avvalersene.
Da tutti questi presupposti è nata l’importante collaborazione tra Magnolab e il gruppo Sella, che ha l’obiettivo di facilitare la trasformazione sostenibile delle imprese del settore e creare un ecosistema di riferimento in Italia e in Europa, con un impatto positivo sul territorio, l’ambiente e la società. Il gruppo Sella, tramite Sellalab - la piattaforma d’innovazione a impatto del gruppo – supporta, in qualità di ecosystem partner, le imprese partecipanti nell’accesso alla propria community e favorendo le opportunità di business. MagnoLab e Sella hanno lanciato, assieme, "Texploration", una call internazionale rivolta a startup, scaleup e Pmi innovative, in grado di sviluppare nuove idee per l’industria tessile, basate sull’analisi dei bisogni delle aziende. L’iniziativa mira a individuare soluzioni utili ed efficaci che possano migliorare, ad esempio, la gestione energetica, la digitalizzazione dei processi produttivi, la riduzione dei consumi, l’uso di materiali riciclabili e biodegradabili, fino all’uso dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la supply chain. Il programma prevede la possibilità di confrontarsi con i principali anelli dell’intera filiera tessile.