Made in Toscana

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DA UNA PICCOLA azienda fondata nel 1988 ad Arenzano insieme con la sorella Rossella per occuparsi dello smaltimento dei rifiuti sanitari locali a un gruppo leader in Italia e in Europa nei servizi di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti di origine non solo sanitaria ma anche industriale e nell’end of waste, ovvero il recupero dei rifiuti per tornare a farli diventare un prodotto utile anche per la produzione di energie green. Oggi, esordisce il fondatore e presidente Andrea Giustini (nella foto), EcoEridania si occupa di tutte le attività della catena del valore dei rifiuti speciali, dalla raccolta al trasporto, dallo smaltimento al trattamento con 35 filiali su tutto il territorio nazionale e impianti di stoccaggio, termovalorizzatori e depuratori.

Il percorso che ha portato EcoEridania a diventare quella che è oggi, ricorda Giustini, è cominciato nel 2006 rilevando la società sarda EcoTravel e il suo impianto di termovalorizzazione vicino all’aeroporto di Cagliari per il trattamento di rifiuti sanitari e speciali. Un passo significativo per l’avvio di uno sviluppo del gruppo genovese che ha però dovuto fare i conti con la crisi finanziaria scoppiata nel 2008 e superata con l’intervento del Fondo italiano per gli investimenti. Un intervento che aveva visto il fondo investire 12,5 milioni e poi uscire dal capitale con quasi il doppio (24 milioni).

L’ultima, importante spinta alla crescita in Italia e all’estero di EcoEridania è arrivata nel 2018 dall’ingresso nel capitale del socio finanziario iCON infrastructure con sede a Londra che ha fortemente creduto nelle potenzialità del gruppo genovese. E nella sua capacità di creare valore tanto da generare nel 2022 ben 67 milioni di Ebitda con la stima di arrivare a 110 nel 2023 su 450 milioni di fatturato. Ricavi che stanno crescendo anche grazie all’ambizioso piano di acquisizioni, il progetto Twister, partito quest’anno con il supporto di ben 340 milioni di finanziamenti concessi da principali istituti finanziari e banche, di cui 135 con l’emissione di un prestito obbligazionario senior e 205 con linee di credito.

A fine febbraio la prima operazione, conclude il presidente di EcoEridania, ha riguardato l’acquisizione del 60% del capitale dell’azienda lucana Semataf tra i principali operatori in Italia nelle bonifiche e trattamento dei rifiuti industriali. A inizio marzo è arrivato l’acquisto dell’80% di Oda (con impianti a Pavia e Ravenna) azienda che opera nella green e circular economy valorizzando le scorie derivanti dalla termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani. Infine, il piano acquisizioni è proseguito con due aziende pugliesi – Irigom e Smoco, attive in particolare nel trattamento di pneumatici fuori uso – e la toscana Delca Energy che vanta un sito produttivo con l’Autorizzazione integrata ambientale per il recupero di materia e la produzione di combustibile alternativo.

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