MONICA SPADA è, dal 2020, presidente di Omc Med Energy Conference & Exhibition, la più importante manifestazione dell’energia italiana che tiene la sua trentesima edizione a Ravenna, da domani al 26 ottobre.
Presidente, la 30esima edizione di Omc doveva tenersi nello scorso mese di maggio, ma fu rinviata dopo la tragica alluvione che colpì l’Emilia-Romagna. Che significato ha la decisione di confermare ora Omc, a pochi mesi di distanza?
"Omc è una bella macchina, rodata ed efficiente. Non era scontato decidere di ritrovarci dopo soli cinque mesi dal rinvio. Anche perché costruire un evento della portata di Omc richiede un grande lavoro, organizzativo e logistico, che ha bisogno di tempo. E non nascondo che l’impegno di tutti i protagonisti di Omc è moltiplicato grazie al legame speciale che nei decenni abbiamo costruito con questo territorio. Ma eccoci, siamo pronti per ripartire".
Un rapporto speciale con Ravenna, dice. Perché?
"Senza dubbio perché qui l’energia è di casa, tanto da poter definire Ravenna come la capitale italiana dell’energia. In un certo senso, è anche custode della storia degli insediamenti energetici che qui sono nati, ma che si sono anche rafforzati. Processi di sviluppo per tutto il territorio e per tutto il Paese, dei quali i cittadini conoscono l’evoluzione positiva, ma anche le complessità. Ed è proprio la consapevolezza e lo spirito di collaborazione ad aver contribuito a creare, nel tempo, quella che ad oggi è una vera e propria simbiosi tra il nostro evento e la città, fatta di reciproci arricchimenti e continui scambi di esperienze, che oggi interessano i tanti progetti in campo per il rilancio di tutte le filiere industriali".
Ma oggi, in generale, quali sono i principali focus da affrontare in ambito energetico?
"Come industria energetica siamo parte attiva nella costruzione di scenari di sostenibilità. È questo il nostro main focus. Vogliamo perseguire con concretezza gli obiettivi di decarbonizzazione, per contrastare le alterazioni climatiche. E crediamo fortemente che industria, istituzioni, ricerca e cittadini debbano avere un luogo di incontro privilegiato, il Mediterraneo, come grande ponte tra Nord e Sud del mondo, per costruire assieme policy e investimenti che siano chiari, operativi e sostenibili. Con tutte le tecnologie disponibili al raggiungimento dell’obiettivo".
Di Omc ricorre il trentennale: l’occasione ideale per un bilancio.
"Omc sarà l’occasione per riflettere su com’è cambiato il mondo, non solo in ambito energetico, ma anche su quanto siamo cambiati noi negli anni. Siamo una grande organizzazione fatta di tante anime (imprenditori, operatori, stakeholder, decisori). Già quando partimmo, nel 1993, i protagonisti di allora erano consapevoli di operare nel mezzo di una transizione: lo spirito di sviluppo è rimasto e si è alimentato nel tempo, permettendoci di presidiare il centro del dibattito sull’innovazione energetica, accogliendo con spazio crescente le energie rinnovabili e lavorando con sempre più attenzione agli obiettivi di decarbonizzazione".
E arriviamo così al fitto programma della tre giorni.
"Un’agenda ricca con protagonista il Mediterraneo. Parteciperanno ai panel i ministri dell’energia di diversi Paesi e le aziende si confronteranno sulle prospettive future. Ma parleremo anche di integrazione dell’East Med, con Cipro, Egitto, Libano, Francia e Spagna e, per la prima volta, degli hard to abate e di mobilità sostenibile. Inoltre, in questa importante edizione, abbiamo voluto dare spazio anche ai giovani con l’Innovation Room (la novità di quest’anno): un’area dedicata dove studenti, ricercatori, esperti e startupper potranno confrontarsi e sviluppare nuove abilità. Con la Starting Up Challenge, l’Energy Hackathon, la Call4Ideas Mediterranean Region e l’Energy Transition 4 School che coinvolgerà circa 150 studenti delle scuole superiori".
Quali i messaggi di fondo che Omc lancerà nel corso dell’evento?
"Certamente sostenibilità ambientale, sicurezza e competitività, le tre direttrici lungo le quali si muove il “trilemma energetico“. Sostenibilità, che sia insieme ambientale, economica e sociale: un obiettivo che intendiamo realizzare con il coinvolgimento e la sinergia di tutti, oltre che con l’apporto di tutte le fonti di energia, dalle tradizionali alle rinnovabili. Sicurezza, per rafforzare le garanzie dell’approvvigionamento di energia per tutti. Competitività, da realizzarsi con uno sforzo costante di innovazione e investimenti nella ricerca".
Mentre l’habitat naturale di Omc sarà sempre più il Mediterraneo, nelle vostre intenzioni.
"Assolutamente. Il Mediterraneo è il luogo naturale delle sfide che affrontiamo e un’area essenziale per ogni strategia energetica".
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