Sabato 14 Giugno 2025
LETIZIA MAGNANI
Made in Italy

L’intelligenza artificiale questa sconosciuta

UN ITALIANO SU DUE non ha ben chiaro cosa sia l’intelligenza artificiale. Della serie, tutti ne parlano, ma nessuno sa...

UN ITALIANO SU DUE non ha ben chiaro cosa sia l’intelligenza artificiale. Della serie, tutti ne parlano, ma nessuno sa...

UN ITALIANO SU DUE non ha ben chiaro cosa sia l’intelligenza artificiale. Della serie, tutti ne parlano, ma nessuno sa...

UN ITALIANO SU DUE non ha ben chiaro cosa sia l’intelligenza artificiale. Della serie, tutti ne parlano, ma nessuno sa realmente che cosa sia. È quanto emerge dalla ricerca del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini sostenibili e sulle percezioni degli italiani, realizzata con NielsenIQ. Entrata a far parte in modo stabile della vita delle persone, il 73% degli intervistati dichiara di utilizzare l’intelligenza artificiale abitualmente, ma circa un italiano su due non risulta in grado di comprendere pienamente le esigenze personali e non può sostituire il supporto umano. "La persona con cui ho parlato è stata estremamente gentile e comprensiva delle mie richieste. Credo che l’interazione umana sia un valore aggiunto" è solo una delle tante recensioni Trustpilot su Pulsee Luce e Gas che confermano questo aspetto: l’interazione con una persona reale permane come importante per la grande maggioranza degli intervistati (83%), soprattutto nell’ambito del customer care. Per quasi 9 italiani su 10 infatti l’intelligenza artificiale non riesce a interpretare le necessità quanto un operatore umano e per quasi un italiano su due offre una comprensione e un supporto inferiore. Come conseguenza, nel caso dei servizi di assistenza, infatti, quasi il 90% del campione dichiara di aver abbandonato una conversazione con l’intelligenza artificiale, per diverse ragioni: incomprensione della richiesta (37%), mancanza di proposte utili per la risoluzione di un problema (22%) e frustrazione per la tipologia di conversazione intrapresa (17%).

Nel confronto tra intelligenza artificiale e umana, la prima è considerata superiore per velocità di calcolo e analisi dei dati (82% delle preferenze) e automazione di compiti complessi (70%). La seconda si posiziona al di sopra dell’IA nella capacità di comprendere emozioni e sentimenti (83% degli intervistati), interazione sociale e comunicazione empatica (75%), etica e moralità (72%). I più ottimisti credono che le nuove tecnologie intelligenti colmeranno il divario con l’empatia umana, ma non prima di 15 anni. Un altro tema critico riguarda la fiducia: solo un italiano su dieci si fida a condividere dati personali con l’intelligenza artificiale. Analogamente, in una prospettiva di miglioramento del servizio clienti, la maggior parte (59%) preferisce aziende che puntano sulle persone rispetto all’automazione.

Le. Ma.