
KEDRION BIOPHARMA, azienda biofarmaceutica di Castelvecchio Pascoli (Lucca) che raccoglie e fraziona il plasma, conferma l’impegno dell’azienda nello sviluppo di...
KEDRION BIOPHARMA, azienda biofarmaceutica di Castelvecchio Pascoli (Lucca) che raccoglie e fraziona il plasma, conferma l’impegno dell’azienda nello sviluppo di terapie per patologie gravi e debilitanti nonché malattie rare e ultra-rare. Il 2024 è stato un anno importante per Kedrion che ha segnato una crescita a doppia cifra, con un fatturato che ha raggiunto 1.578 milioni di euro, un aumento del +10% rispetto al 2023. L’Ebitda reported è cresciuto del 28% a 232 milioni, mentre l’Ebitda adjusted è salito del 20% a 279 milioni. Il miglioramento dei margini e una gestione finanziaria rigorosa hanno generato un flusso di cassa positivo, finanziando interamente gli investimenti e rafforzando le attività.
Questi dati riflettono una strategia che ha reso Kedrion un’azienda da circa 5.200 dipendenti con una presenza in oltre 100 paesi. La sede centrale di Kedrion si trova in Italia e il gruppo ha società affiliate in Europa, Regno Unito, Nord America, America Latina e Asia. L’azienda gestisce una vasta rete di centri per la raccolta del plasma negli Stati Uniti e in Europa. Questi centri riforniscono di plasma gli impianti di frazionamento e supportano un ampio portfolio di 38 prodotti. Con questi numeri l’azienda si posiziona al quinto posto tra i player mondiali nel settore delle terapie plasmaderivate.
Kedrion fu fondata nel 2001 dalla Famiglia Marcucci in seguito ad un processo di integrazione e razionalizzazione di altre aziende già operanti nel settore fin dagli anni Cinquanta. Nel 2012 entra nella società la Cassa Depositi e Prestiti attraverso “Fondo Strategico Italiano Spa”, oggi “CDP Equity”, con una partecipazione del 25% ed un investimento di circa 100 milioni di euro. Nel 2019 è il Fondo “FSI I”, gestito da FSI SGR Spa ed in cui CDP ha investito una percentuale del 36%, ad acquisire quasi il 20% della società. A gennaio 2022 Kedrion è in parte acquisita dal colosso inglese del private equity Permira, supportata dal fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti, che contemporaneamente rileva la britannica Bio Products Laboratory, azienda specializzata in farmaci plasmaderivati per malattie rare, operazione condotta in partnership con Sestant della Famiglia Marcucci. Attualmente, il Fondo Permira ha il 63,2% delle azioni, Sestant il 16,3%, FSI SGR in nome e per conto del “Fondo FSI I” il 13,2%, CDP Equity il 6,60%. La famiglia lucchese ha ceduto il controllo di Kedrion unitamente a CDP Equity e FSI SGR mantenendo, una quota di minoranza di un nascente colosso. Negli ultimi anni, Kedrion ha consolidato la propria leadership globale nei plasmaderivati, rafforzando l’impegno a supportare coloro che convivono con patologie debilitanti e malattie rare.
La nuova identità di Kedrion raccoglie tutte le società affiliate sotto un unico brand e riflette la missione di supportare i pazienti garantendo un più ampio accesso a trattamenti che migliorano la vita. Il nuovo logo simboleggia un link e racchiude l’essenza stessa dell’azienda ovvero la sua capacità di creare connessioni rare. Kedrion favorisce connessioni tra donatori, pazienti, ricercatori, caregiver e familiari. Un tratto distintivo che caratterizza ogni innovazione, investimento e ottimizzazione di processo, allo scopo di raggiungere il maggior numero di persone in tutto il mondo. Kedrion è da sempre impegnata nella ricerca e nell’innovazione, in particolare per trovare soluzioni a necessità terapeutiche che non hanno ancora una risposta. Ed è grazie alla ricerca che l’azienda è stata in grado di identificare due soluzioni terapeutiche uniche al mondo per due malattie rare estremamente gravi.
Oggi, la pipeline di Kedrion si sta espandendo con nuove terapie in fase di sviluppo e future richieste di designazione di farmaco orfano. Inoltre, l’azienda sta esplorando l’uso di nuove proteine per malattie rare utilizzando la proteomica e le frazioni di scarto del plasma per aprire la strada a trattamenti futuri. L’impegno di Kedrion nell’utilizzo di materiali considerati di scarto fa parte di un approccio più ampio che vede l’azienda impegnata nella sostenibilità. Kedrion sta portando avanti un Piano Net Zero per ridurre l’impatto ambientale, e si sta allineando con l’iniziativa Science Based Targets (SBTi), che stabilisce obiettivi ambiziosi per riduzione delle emissioni e tutela del clima.
"La nostra storia nel settore dei plasmaderivati risale a molti decenni fa. Il percorso che abbiamo intrapreso - spiega Paolo Marcucci, chairman del Board di Kedrion Biopharma - è stato lungo, e oggi siamo un player di spicco nel settore. I traguardi raggiunti nel 2024 rappresentano un’altra pietra miliare in questo percorso, ma il successo non si misura solo in numeri, bensì con la profondità e l’ampiezza dei nostri ideali, della nostra dedizione e della nostra visione. E, soprattutto, il successo si riflette nella qualità delle relazioni con le persone che serviamo, i nostri pazienti, e con coloro con cui collaboriamo, donatori, ricercatori, operatori sanitari e gruppi di advocacy. Questo impegno è ben rappresentato dalla nuova identità che mostriamo oggi al mondo".
Ora per l’azienda si apre un capitolo importante: "Negli ultimi anni Kedrion – spiega Ugo di Francesco Ceo di Kedrion Biopharma (nella foto in alto) - ha espanso le proprie competenze, la propria portata, e capacità. Oggi siamo pronti a svelare la nostra nuova identità e a presentarci come un’unica azienda. Ogni connessione, dai donatori ai pazienti ai nostri dipendenti e partner, ha un impatto che dura nel tempo. Noi le chiamiamo ‘connessioni rare’: esse rappresentano il valore su cui abbiamo deciso di fondare la nostra nuova identità. Il 2024 è stato un anno significativo per la crescita, e i prossimi anni saranno cruciali per consolidare ulteriormente la nostra presenza come azienda biofarmaceutica globale".