Martedì 10 Settembre 2024

Grendi accelera sulla sostenibilità ambientale

Grendi, impresa familiare genovese attiva nei trasporti marittimi e logistica, amplia capacità di stoccaggio a Cagliari e investe in flotta. Bilancio 2023 positivo, con previsioni di crescita. Impegno per sostenibilità e intermodalità, con focus sul trasporto ferroviario.

TRASPORTI CON IL VENTO IN POPPA per Grendi, impresa familiare nata a Genova nel 1828 operativa nell’ambito dei trasporti marittimi e della logistica. Grendi mette a disposizione dei propri partner commerciali un’offerta integrata di soluzioni logistiche per tutte le Isole, il Centro e Sud Italia utilizzando magazzini di raccolta e di distribuzione e un’ampia tipologia di mezzi: dall’autotreno al furgone, terminal portuali e linee marittime; tutto sempre sotto il suo diretto controllo con occhio sempre più attento all’intermodalità e all’uso del ferro, ove possibile, al posto della gomma. Grendi, peraltro, è il primo operatore marittimo a modificare lo statuto per diventare Società Benefit nel 2021, aggiungendo agli obiettivi di risultati economici soddisfacenti l’impegno verso un impatto positivo per ambiente, dipendenti e collaboratori, clienti, fornitori e comunità.

Nel 2023 per il Gruppo di logistica integrata, guidato dagli amministratori delegati Antonio e Costanza Musso (nelle foto a sinistra), è stato un anno di investimenti importanti che hanno visto, tra l’altro, il raddoppio della capacità di stoccaggio nel porto di Cagliari (con la realizzazione di un secondo magazzino di 10.000 metri quadri con 14mila posti pallet, a 10 anni di distanza dal primo e con un investimento pari a 10 milioni di euro) e l’ingresso di una terza nave nella flotta del gruppo. Il gruppo Grendi ritorna così armatore diretto, con l’acquisto della nave Wedellsborg. "I risultati di bilancio del 2023 – spiega Antonio Musso – vedono il fatturato a quota 98 milioni, in crescita del 10% sull’anno precedente, mentre le previsioni per il 2024 ci fanno mettere a budget un’altra crescita del 15%". Il numero dei dipendenti è cresciuto dai 157 del 2022 a 168 unità ma con l’indotto si raggiungono le 400 unità. Le donne rappresentano il 16,7% del totale dipendenti e il 41% delle posizioni apicali: sono 7 sui 17.

Più in dettaglio è positivo l’andamento del fatturato dell’attività caratteristica sia per quanto riguarda i trasporti terrestri e collettame di MA Grendi (+6% a 36,5 milioni) che i trasporti marittimi e terminal portuali RORO di Grendi Trasporti Marittimi (+15,9% a 64,5 milioni). Per quanto riguarda volumi, depositi e distribuzione MA Grendi ha registrato un calo dei volumi trasportati e distribuiti nell’ordine rispettivamente del 3,5% e dello 0,4%, conseguenza di una pressione sui consumi di beni di largo consumo legata all’impatto inflazionistico registrato nel primo semestre e ad una più generale contrazione degli investimenti e acquisti di molti comparti industriali e produttivi.

Sempre nel 2023 è stato avviato il servizio LORO² del Gruppo Grendi con una nave dedicata a Maersk con carico diretto da e per la Tunisia. MITO (Mediterranean Intermodal Terminal Operator) diventa una banchina mobile della destinazione finale, hub della linea di collegamenti internazionali da Cagliari verso Tunisia, e domani Algeria, aree destinate a un crescente traffico. "LORO² è un’innovativa combinazione di flussi di container movimentati tra navi container LOLO in arrivo al terminal di MITO of Sardinia, terminal internazionale del Gruppo Grendi a Cagliari, e navi Grendi RORO che trasportano i container attraverso il sistema a cassette con l’uso di una squadra di operatori di piazzale che a bordo della nave sono in grado di sbarcare e conseguentemente re-imbarcare i volumi in modo affidabile e professionale. È un sistema che lavora su un raggio di azione di circa 350 miglia nautiche, sfruttando la versatilità delle navi Grendi che possono evitare lunghe attese in rada e ridurre i tempi di sbarco e imbarco in modo efficiente", commenta Antonio Musso.

Lo scalo MITO dispone di una capacità di stoccaggio delle merci con 140mila metri quadri di piazzale a servizio dei grandi vettori oltre ai 620 metri di banchina lineare e ai 300 metri di ampiezza del canale che consentono di lavorare anche due navi di grandi dimensioni in contemporanea. L’operatività di banchina nel 2023 per lo scarico della prima portacontainer in uscita da un porto ucraino ha evidenziato la competitività di questo scalo, hub logistico che concorre nel risolvere anche problemi di congestione e mancanza di spazio al centro del Mediterraneo. Ma il gruppo Grendi è impegnato anche nella sostenibilità e nella sostituzione della gomma con il ferro, anche se i tempi si allungano e le problematiche gestionali pure. Lo spostamento dei trasporti dalla gomma dei camion su strada ai binari del treno si è concretizzato con oltre 5.000 camion in partenza e arrivo a Marina di Carrara, rimossi dalle strade nel 2023 ovvero 14 al giorno. Marina di Carrara, che conferma il ruolo di homeport del Gruppo per la linea marittima con la Sardegna, dove sono stati movimentati 3,1 milioni di tonnellate di merci, cioè il 63% del totale del porto e vi sono 36 dipendenti diretti, con un incremento del 15% rispetto all’anno precedente. I principali numeri di questa strategia di sviluppo nel 2023 a confronto con il 2022 sono i seguenti: 160 circolazioni/treni blocco (+344%); 4.069 carri (+289%); 9.577 TEUS (+326%); 167.532 tonnellate (+380%).

Continua inoltre la strategia per migliorare l’impatto del Gruppo, in coerenza con le finalità di beneficio comune inserite nello statuto Benefit di Grendi Holding sui diversi fronti ambientale, con le persone e rispetto al legame di interdipendenza con territori, clienti e fornitori. In questo contesto, il Gruppo ha assunto un impegno triennale per rimuovere dai mari 1.500 kg di rifiuti, sostenendo le comunità di pescatori qualificate attraverso il progetto della start up Ogyre.