Venerdì 8 Novembre 2024

Efficienza energetica, pochi immobili di classe A

L'Italia deve migliorare l'efficienza energetica degli edifici. Solo poche regioni del Nord hanno case di classe energetica alta, mentre molte altre sono ancora indietro. Dati e confronti tra le varie regioni evidenziano la necessità di interventi per ridurre il consumo energetico.

Efficienza energetica, pochi immobili di classe A

L'Italia deve migliorare l'efficienza energetica degli edifici. Solo poche regioni del Nord hanno case di classe energetica alta, mentre molte altre sono ancora indietro. Dati e confronti tra le varie regioni evidenziano la necessità di interventi per ridurre il consumo energetico.

L’ITALIA HA ancora un lungo cammino da fare sul fronte dell’efficienza energetica degli edifici. Solo in cinque regioni italiane, infatti, e quasi tutte al Nord, il 10% o più degli immobili attualmente in vendita appartiene alla classe energetica A o a quelle superiori, quindi alla fascia più alta, in grado di utilizzare l’energia in modo ottimale e sostenibile, con conseguenti risparmi in termini economici e ambientali. In ben tredici regioni, invece, oltre la metà dello stock disponibile è in classe G, la meno performante dal punto di vista energetico e che generalmente comprende edifici piuttosto datati, costruiti oltre 40 anni fa e caratterizzati da una elevata dispersione termica. È la fotografia scattata da ‘Immobiliare.it Insights’, proptech company del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzato in big data e market intelligence per il settore, che ha analizzato la composizione dell’offerta residenziale italiana sulla base dell’appartenenza alle differenti classi energetiche. Ma quali sono le regioni dove le case sono più efficienti dal punto di vista energetico? In testa alla classifica dei territori con più abitazioni in classe A in vendita, si trova il Veneto, che conduce la graduatoria con un ampio distacco su tutti gli altri. In questa regione, infatti, il 26% delle abitazioni sul mercato è altamente performante, anche se nel capoluogo, Venezia, non si va oltre il 12%. Il traino è invece rappresentato da Treviso che, con il 41%, è primo tra i capoluoghi di provincia della regione in questa classifica.

Dati confortanti, però, arrivano anche da Padova, dove circa un immobile su quattro di quelli in vendita è nella classe più alta. Con un distacco dal Veneto di ben nove punti percentuale, il secondo posto è occupato dall’Emilia-Romagna, con il 17% dell’offerta totale nelle classi a più elevata efficienza energetica. In questa regione va rimarcato il dato di Bologna che, con il suo 23%, guida la classifica dei capoluoghi di regione italiani, davanti a Bari (17%) e Cagliari (15%). Tra le altre aree del territorio emiliano-romagnolo, in classifica subito dopo Bologna, si incontrano Cesena (22%) e Rimini (20%). Scendendo nella graduatoria delle regioni con maggiori percentuali di case altamente efficienti dal punto di vista energetico, abbiamo Lombardia e Trentino-Alto Adige che conquistano, rispettivamente, il terzo e quarto posto, con percentuali molto vicine: il 14% e il 13%. Per la Lombardia, spicca il dato di Monza, che sfiora il 40%, mentre Milano, al contrario, è ferma al 9%, al decimo posto tra i capoluoghi di regione. Guardando invece al Trentino-Alto Adige, il miglior valore è quello di Bolzano (14%). L’ultima regione con una percentuale di immobili altamente performanti a doppia cifra, è il Friuli-Venezia Giulia, che arriva al 10%, anche se il dato viene decisamente spinto verso l’alto dal 28% di Pordenone.

"In diversi capoluoghi di provincia del Nord Italia, penso ad esempio a Treviso o a Monza, sono in atto, da qualche anno, importanti interventi di riqualificazione urbana, con progetti immobiliari a bassissimo impatto energetico che recano anche la firma di note archistar", spiega Antonio Intini (nella foto sopra), chief business development officer di Immobiliare.it. "Per la differente conformazione del nostro territorio – approfondisce – ci sono città, tendenzialmente di dimensioni contenute e dalla morfologia favorevole, che più di altre possono prevedere e sostenere l’implementazione sul loro territorio di nuovi sviluppi immobiliari altamente efficienti dal punto di vista energetico, che servono anche come polo di attrazione per investimenti sia nazionali che esteri". Lasciando il Nord, si passa all’altro lato della medaglia, rappresentato da territori che devono, invece, decisamente, aumentare le performance energetiche delle loro abitazioni. Ci sono diverse regioni, addirittura i due terzi, che ospitano più del 50% degli immobili in offerta nella classe energetica meno performante, la G. La maggior parte si trovano al Centro o al Sud Italia.

La maglia nera va senz’altro a Sicilia e Basilicata, con quasi i tre quarti del totale delle case (il 74%) in classe energetica G. Puglia e Lazio la seguono a breve distanza arrivando al 70%, con la capitale d’Italia, Roma, perfettamente allineata con il dato regionale. Troviamo poi altre sei regioni che hanno tra il 60 e il 70% di abitazioni che sono collocate in classe energetica G: Calabria e Campania (entrambe 68%), Toscana e Umbria (67%), Liguria e Molise (appaiate al 64%). In Sardegna e in Abruzzo più della metà delle case disponibili sul mercato per la compravendita fa parte della classe G, rispettivamente il 57% e il 58%, mentre risultano di poco al di sotto di questa soglia le Marche, che si attestano sul 52%. Ma la situazione, negli anni, è migliorata? Se si effettua un paragone tra i dati odierni e quelli risalenti al 2019, si può osservare che quasi tutte le regioni hanno visto aumentare la percentuale di immobili in vendita in classe A o superiori, con i 16,5 punti percentuali in più del Veneto che rappresentano l’incremento più alto. L’unica eccezione è rappresentata dalla Basilicata che, al contrario, ha visto invece diminuire il suo stock di case altamente performanti di 0,1 punti percentuali e ora rappresentano il 6% del totale. Inoltre, c’è da considerare anche un altro aspetto: in alcune regioni, parallelamente al numero di immobili efficienti, è cresciuto, nello stesso arco temporale, anche quello delle case fortemente energivore. Il record se lo aggiudica ancora la Basilicata (+11,2 punti percentuale), seguita dall’Abruzzo (+8,9 punti percentuale) e, a sorpresa, dalla Valle d’Aosta (+8,4 punti percentuale). Si registrano incrementi rilevanti per le classi più basse anche in Piemonte con +7,9 punti percentuale.