
IL SIMULATORE «MULTI DOMINIO» Leonardo punta a compiere un nuovo passo nell’addestramento dei piloti, guardando alle missioni “multi-dominio”. A Venegono l’azienda sta realizzando un ambiente virtuale capace di esporre il pilota ai più complessi scenari operativi multi-dominio del futuro
LEONARDO, GRUPPO INDUSTRIALE internazionale, tra le principali realtà mondiali nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, realizza capacità tecnologiche multi-dominio in ambito aeronautica, elicotteri, elettronica, cyber security e spazio. Con oltre 60.000 dipendenti nel mondo, è protagonista dei principali programmi strategici internazionali. Fra le leadership tecnologiche di Leonardo a livello globale, quella sull’hi-tech mirato alla formazione dei piloti militari. È questo un contesto in continua evoluzione in cui l’azienda conferma il proprio ruolo di leader tecnologico portando l’addestramento militare in una nuova era: il sistema sviluppato da Leonardo (a sinistra l’ad Carlo Cingolani) ruota attorno al velivolo M- 346, al centro di un ecosistema che combina simulazione immersiva, realtà virtuale e intelligenza artificiale. Un modello integrato che addestra oggi i migliori piloti delle forze aeree di 19 Paesi, facendo dell’Italia un punto di riferimento globale per la formazione avanzata dei piloti militari.
L’M-346, cuore del sistema, è un jet bimotore ad alte prestazioni prodotto nello stabilimento Leonardo di Venegono Superiore (Varese). Dotato di simulazione imbarcata, consente un addestramento realistico e sicuro, replicando scenari complessi con prestazioni comparabili a quelle dei caccia da combattimento di ultima generazione. A Venegono lavorano oltre 1.800 tecnici e ingegneri specializzati, che fanno di questo sito una delle punte di diamante del comparto aerospaziale italiano. Intorno all’M-346 Leonardo ha costruito un sistema addestrativo integrato che unisce formazione a terra e in volo, reale e virtuale. Il "Simulation & Training Lab" di Venegono è il fulcro di questo ecosistema, dove realtà mista, digital twin e wargaming permettono di esporre i piloti a scenari tattici altamente realistici, difficili da riprodurre dal vivo. Questo approccio riduce tempi e costi dell’addestramento, aumenta la sicurezza e migliora la qualità formativa. Per mantenere l’M-346 all’avanguardia, Leonardo ha recentemente presentato un nuovo cockpit con Large Area Display, un’interfaccia touchscreen ad alta risoluzione che migliora la gestione delle missioni e la consapevolezza situazionale del pilota. Un aggiornamento che rafforza la capacità del jet di simulare scenari multi-dominio e allinearsi agli standard dei caccia di nuova generazione, proiettandolo nel futuro della difesa aerea. La leadership italiana nel settore della formazione dei piloti militari trova una delle sue espressioni più concrete nell’International Flight Training School (IFTS) di Decimomannu, in Sardegna.
Nata dalla collaborazione tra Leonardo e Aeronautica Militare, l’Ifts è diventata una scuola di riferimento per l’addestramento avanzato a livello internazionale, grazie alla combinazione di tecnologie d’avanguardia dell’azienda e del know-how della nostra forza armata. Ma l’evoluzione del sistema addestrativo di Leonardo non si ferma. Un ruolo sempre più centrale lo gioca l’intelligenza artificiale, integrata nelle piattaforme per ottimizzare i dati di volo e restituire feedback personalizzati su performance e criticità degli allievi. L’IA consente di adattare l’addestramento al profilo di ciascun pilota, riducendo le ore di "volo reale" non necessarie e migliorando l’efficienza complessiva del training. Questo approccio ha anche ricadute positive in termini di sostenibilità, limitando il consumo di risorse e l’impatto ambientale. Parallelamente, Leonardo investe nello sviluppo delle interfacce uomo-macchina del futuro. A Torino, il laboratorio PC2LAB grazie a big data e supercalcolo è capace di simulare scenari multi- dominio in cui interagiscono sistemi aerei, navali, terrestri ed elettronici, e permette già oggi la sperimentazione di soluzioni per il cockpit di sesta generazione. Attraverso postazioni avanzate come la Smart Chair e la Prototyping Pilot Station, vengono testate le tecnologie che equipaggeranno i velivoli di prossima generazione, in stretta collaborazione con i piloti sperimentatori, che a Torino volano oggi in modo “virtuale” velivoli i cui prototipi reali saranno disponibili solo in futuro. Nel frattempo, il gruppo Leonardo e AI4I — l’istituto italiano di ricerca per l’applicazione dell’AI nel settore industriale — hanno deciso di creare un laboratorio di ricerca congiunto dedicato allo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi basati su applicazioni di IA.
Il "Joint Lab" ospiterà ricercatori delle due realtà e avrà sede per Leonardo a Genova e per AI4I a Torino. Fra le aree su cui si concentrerà la ricerca tecnologica è lo sviluppo del “Next Gen Pilot &Training in multi-domain operation”, vale a dire lo studio di interfacce uomo-macchina per addestrare i piloti di aerei e jet a coordinarsi con i droni, sempre più protagonisti della difesa. In questo ambito l’intelligenza artificiale è elemento abilitante per impostare programmi di addestramento personalizzati per ciascun pilota. L’ IA consente di simulare scenari realistici, popolati, per esempio, da aerei avversari le cui capacità si adattano a quelle del pilota umano, diventando sempre più sofisticate con il progredire dell’addestramento. Il punto di arrivo è uno scenario nel quale i piloti umani saranno a capo di una flotta composta non da altri velivoli pilotati, ma da “robot” che il velivolo principale dovrà essere in grado di coordinare. Coniugando tecnologia, competenza industriale e visione strategica, Leonardo ha costruito un sistema che non solo risponde alle esigenze odierne della formazione militare, ma anticipa le sfide operative di domani. Un percorso che vede l’Italia protagonista nella trasformazione del volo militare, tra innovazione digitale e capacità industriale.