
NELLA SQUADRA di imprenditori che affiancherà il neo-presidente di Confindustria Moda, Luca Sburlati, c’è anche Stefano Canali, presidente e ad...
NELLA SQUADRA di imprenditori che affiancherà il neo-presidente di Confindustria Moda, Luca Sburlati, c’è anche Stefano Canali, presidente e ad della storica maison di abbigliamento maschile Canali, nata a Triuggio (Mb) nel 1934. Rappresentante della terza generazione al timone dell’azienda, in Confindustria Moda Canali ricoprirà la carica di vicepresidente per l’internazionalizzazione. Un’ulteriore conferma – se mai ce ne fosse bisogno - del prestigio di cui gode l’azienda brianzola nell’intero comparto del ‘Made in Italy’, nonché del ruolo cruciale che l’ad avrà nel promuovere l’espansione internazionale delle imprese italiane, in un periodo storico certamente complicato, a livello globale, per il settore della moda e del lusso.
Tornando all’azienda, che lo scorso anno ha festeggiato 90 anni dalla fondazione - avvenuta grazie ai fratelli Giovanni e Giacomo Canali, proprietari di una piccola sartoria a Triuggio – il suo core business è, da sempre, l’abbigliamento da uomo. I capi, sartoriali e leisure (termine inglese che significa ‘adatti al tempo libero’, dunque informali), sono diventati, negli anni, simbolo di un’eleganza tipicamente italiana. "Dal 1934, l’azienda promuove la tradizione artigianale e il ‘Made in Italy’ – dichiara l’ad Canali - unendo cultura e storia con eleganza e stile, con l’obiettivo di dar vita a veri e propri capolavori, dall’eccezionale vestibilità e comfort. Perfezione estetica da indossare, qualità superiore dei tessuti, cura infinita dei dettagli, costante aggiornamento delle silhouette, innovazione e creatività sono gli ingredienti chiave della tradizione di Canali".
Attualmente, l’azienda brianzola conta 5 centri di produzione, tutti nel nostro Paese, e oltre 1500 dipendenti in tutto il mondo, di cui 950 nell’area manifatturiera. Oltre alle sue 190 boutique, il marchio è presente anche in più di un migliaio di negozi al dettaglio, in oltre 100 Paesi del mondo. "La manifattura di Canali – prosegue l’ad – è un marchio di qualità riconosciuto in tutto il mondo, che riesce a integrare il meglio del know-how tradizionale, 100% italiano, in un sistema di produzione all’avanguardia. Siamo orgogliosi di ogni persona altamente qualificata che lavora nelle nostre sedi e che, quotidianamente, trasforma pezzi di tessuto bidimensionali in capolavori tridimensionali dall’eleganza sartoriale, modellati attorno al corpo dei nostri clienti".
La celebrazione del 90esimo anniversario è stata anche l’occasione per fare il punto sulla sostenibilità: un impegno che l’azienda persegue con costanza, da ben prima che la transizione ‘green’ divenisse una priorità nelle agende dei governi di tutto il mondo. Il programma all’interno del quale l’azienda ha deciso di ricondurre tutte le iniziative di sostenibilità si chiama ‘CaRe’, unione delle prime due lettere di ‘Canali’ e del sostantivo ‘care’, che in inglese esprime il concetto del "prendersi cura".
A questo proposito, l’azienda ha recentemente pubblicato il proprio piano di sostenibilità 2025-2030, che definisce la strategia del gruppo per affrontare le sfide ambientali, sociali e di governance, fissando obiettivi al 2030 e traducendoli in azioni concrete per la transizione ecologica, lo sviluppo sostenibile e la creazione di valore condiviso per persone, consumatori e comunità. Canali definisce le priorità delle azioni in base all’impatto e alla rilevanza dei temi sostenibili lungo l’intera catena del valore, prevedendo l’aggiornamento periodico del piano e la condivisione continua con i propri stakeholder. Per quanto riguarda la sostenibilità di prodotto, il gruppo si impegna, tra l’altro, a selezionare materie prime e fornitori in modo responsabile e a monitorare con rigore la filiera, promuovendo partnership finalizzate a ridurre gli impatti sull’ambiente, oltre alla sperimentazione di fibre tessili alternative, dal ridotto impatto ambientale. Quanto alla formazione, Canali si impegna a sensibilizzare il proprio capitale umano sui temi ‘Esg’ (sostenibilità ambientale, sociale e di governance), con percorsi differenziati a seconda del ruolo ricoperto e con l’obiettivo costante di integrare i principi ‘Esg’ in tutte le attività quotidiane.
A proposito di impegno sociale, dalla volontà della famiglia Canali di dar vita a un organismo senza fini di lucro, in grado di esprimere e farsi portatore dei valori etici e di responsabilità umana e sociale, importanti per la famiglia e coerente con i valori del gruppo, è nata, nel 2013, la Fondazione Canali onlus. La Fondazione risponde alla necessità di avere una struttura organizzata, capace di occuparsi, in maniera continuativa e sempre più articolata, delle iniziative di solidarietà da sempre svolte e supportate dalla famiglia e dal gruppo. Scopo principale della fondazione è promuovere e sostenere iniziative orientate all’assistenza sociale e sanitaria, alla beneficenza, all’istruzione e alla formazione, anche attraverso contributi a enti qualificati che svolgano tali attività. A oggi, la fondazione ha supportato numerosi progetti in Italia e all’estero. Presidente della onlus è, attualmente, Maria Grazia Canali, figlia di Eugenio Canali, presidente onorario a vita della Fondazione.