Crescita e sviluppo sostenibile:. Poste punta sul fotovoltaico

Crescita e sviluppo sostenibile:. Poste punta sul fotovoltaico
Crescita e sviluppo sostenibile:. Poste punta sul fotovoltaico

È UN MODELLO di sviluppo per il Paese anche nell’ambito della sostenibilità energetica. Già, perché il gruppo Poste Italiane sta realizzando un piano massiccio di interventi per la riduzione delle emissioni inquinanti attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici sui propri edifici di piccole, medie e grandi dimensioni: il programma è annoverato fra le best practice attuate dai principali gruppi aziendali italiani nell’ambito della transizione energetica. A ottobre, Poste Italiane ha inaugurato a Palermo il primo grande impianto fotovoltaico della Sicilia, realizzato sul tetto del centro di meccanizzazione postale con una produzione di oltre 1,1 GWhanno. Le capillari installazioni degli impianti fotovoltaici sono parte del progetto di decarbonizzazione avviato dall’azienda, che prevede di raggiungere entro il 2030 le zero emissioni nette di anidride carbonica. Attualmente, il gruppo ha 171 impianti pienamente operativi, pari a circa il 4% del proprio consumo energetico. Nel quartier generale dell’azienda, a Roma, è presente un impianto fotovoltaico che lavora in regime di autoconsumo istantaneo e permette di produrre l’energia necessaria ad alimentare, fra l’altro, cinque colonnine di ricarica per autovetture elettriche, installate in viale Europa. Inoltre, è in fase di progettazione un’ulteriore integrazione di potenza, tale da portare la produzione stimata a 432 MWhanno. Altri due impianti importanti sono quelli realizzati per la società del gruppo Postel nei siti di Pomezia e Melzo (per una produzione annuale stimata di 1,3GWhanno).

L’efficientamento energetico rappresenta, per il gruppo, una possibilità concreta di coniugare crescita economica e sviluppo sostenibile: per questo motivo, negli ultimi anni, ha concentrato i propri sforzi sull’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda gli immobili, sono in corso svariati progetti che intervengono sulle diverse componenti del sistema edificioimpianto, con l’obiettivo di ridurre i consumi. Quanto agli altri obiettivi fissati in ottica ‘green’, entro il 2025, Poste Italiane intende tagliare del 30%, rispetto al 2020, la produzione di Co2, attualmente calata già del 20%; entro il 2024 gli impianti fotovoltaici di taglia medio-grande saranno circa 300 e copriranno tutte le regioni italiane, aggiungendosi, così, ai 25 impianti realizzati tra il 2009 ed il 2020 (che attualmente producono oltre 1,5 GWh annui). L’intervento permetterà di coprire circa il 6% del consumo attuale, con un investimento complessivo di 31,5 milioni di euro. Capitolo digitalizzazione: il ‘progetto Polis’ – spiegato in tutti i dettagli da Giuseppe Lasco (nella foto), condirettore di Poste Italiane, in un’intervista al TgPoste – prevede, fra l’altro, il rifacimento di circa 7.000 uffici postali nei Comuni sotto i 15mila abitanti e la realizzazione di 250 aree di co-working in altrettante località italiane. Il progetto, ideato per offrire ai cittadini dei piccoli comuni la possibilità di ritirare passaporto e carta d’identità direttamente negli uffici postali e ovviare, dunque, a lunghe attese e disagi, sarà attuato attraverso la creazione dello sportello unico digitale.

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