Martedì 24 Giugno 2025
LETIZIA MAGNANI
Made in Italy

Così Dragflow supera i confini con una nuova sfida in India

È "ITALIANISSIMA" la società che si occupa di pompe e sistemi di dragaggio in India e non solo. La Dragflow,...

È "ITALIANISSIMA" la società che si occupa di pompe e sistemi di dragaggio in India e non solo. La Dragflow,...

È "ITALIANISSIMA" la società che si occupa di pompe e sistemi di dragaggio in India e non solo. La Dragflow,...

È "ITALIANISSIMA" la società che si occupa di pompe e sistemi di dragaggio in India e non solo. La Dragflow, azienda italiana, nata a Mantova nel 1988 per intuizione del suo fondatore, Maurizio Masotti, attiva nella produzione di pompe e sistemi di dragaggio commercializzate in tutto il mondo, ha firmato un Memorandum of Understanding con Beml, una delle principali aziende multi-tecnologiche controllate dal Ministero della Difesa Indiano. L’accordo sancisce la collaborazione nella progettazione, sviluppo, collaudo, messa in servizio, fornitura e assistenza post-vendita di draghe anfibie aspiranti a taglio. "L’alleanza strategica ha l’obiettivo di offrire soluzioni di dragaggio economicamente vantaggiose, affidabili e prodotte localmente per la rimozione dei sedimenti che si accumulano nei corsi d’acqua e nelle vie navigabili interne, nonché per altre applicazioni marittime nel sub continente e nei mercati internazionali", spiega Nicola Masotti, direttore generale di Dragflow. Presente sul mercato dagli anni Ottanta, oggi Dragflow sviluppa soluzioni avanzate in grado di rimuovere anche più di 500 tonnellate di materiale all’ora dai bacini idrici, favorendo rimedi alle conseguenze di alluvioni e, ugualmente, ai disagi provocati dai periodi di siccità in termini di approvvigionamento idrico. Secondo alcune stime prodotte tra il 2010 e il 2020, molti dei principali serbatoi in India hanno già perso tra il 15% e il 30% della loro capacità di invaso originaria a causa dell’accumulo di sedimenti nel corso di alcuni decenni.

L’erosione del suolo (anche dovuta alla deforestazione e all’agricoltura intensiva), le forti piogge monsoniche e la gestione non sempre ottimale degli alvei fluviali contribuiscono ad accelerare i processi di interramento degli invasi. "Questa collaborazione rappresenta un passo significativo per rispondere all’esigenza sempre più urgente di soluzioni avanzate di dragaggio per le vie d’acqua indiane, i bacini idrici e i sistemi di gestione delle inondazioni urbane. La produzione di draghe anfibie ad alte prestazioni contribuirà in modo determinante a ripristinare l’efficienza nella produzione di energia, garantire una navigazione più sicura, ridurre i rischi di alluvione nei centri urbani", dice Masotti. In particolare, "La firma dell’accordo rappresenta una tappa fondamentale per noi, rafforzando il nostro impegno nel fornire soluzioni di dragaggio d’avanguardia attraverso partnership strategiche. Questa collaborazione non solo consolida la nostra presenza globale, ma alimenta l’innovazione tecnologica a beneficio dell’intero settore. In Dragflow, crediamo che per servire efficacemente il mercato sia fondamentale comprenderne le sfide specifiche e promuovere alleanze locali", aggiunge Nicola Masotti, direttore generale di Dragflow (al centro nella foto in alto, insieme a Maria Novella Masotti, chief rental manager e Luca Masotti, chief sales manager).

L’iniziativa è in linea con le visioni strategiche del Governo indiano come Make in India e Aatmanirbhar Bharat. La prima è un’iniziativa lanciata nel 2014 per promuovere il Paese come hub manifatturiero e destinazione privilegiata per gli investimenti diretti esteri. L’obiettivo è quello di incentivare la produzione industriale interna e la creazione di posti di lavoro, facilitare l’ingresso di capitali stranieri e migliorare il clima imprenditoriale, semplificando le normative e riducendo la burocrazia, rinnovare e rafforzare il settore manifatturiero, incrementando l’export e potenziando al tempo stesso la base industriale domestica. Aatmanirbhar Bharat integra questa visione con un approccio trasversale mirato all’autosufficienza economica, stimolando la produzione interna in più settori strategici. Grazie all’integrazione tra l’ampia competenza ingegneristica di Beml e la tecnologia d’avanguardia nel dragaggio di Dragflow, la collaborazione tra i due player punta a stimolare l’innovazione e offrire un supporto completo lungo tutto il ciclo di vita degli impianti di dragaggio, per rispondere alle esigenze dei mercati sia nazionali che esteri. Con un forte focus su sostenibilità, efficienza e autonomia tecnologica, questa partnership è destinata ad avere un impatto trasformativo nel rafforzare l’infrastruttura marittima dell’India, contribuendo al contempo agli sforzi globali per la tutela ambientale.

La società mantovana, nata alla fine degli anni Ottanta, fa ancora oggi riferimento alla famiglia Masotti, con la presenza della seconda generazione impegnata nello sviluppo dell’azienda a fianco del fondatore. La società esporta per il 90% del proprio volume d’affari al di fuori dell’Italia, in particolare America Latina, Sud Est Asiatico e Australia, rivolgendosi principalmente ai mercati delle costruzioni, il minerario e l’energia. Dragflow ha triplicato il suo fatturato negli ultimi dieci anni, arrivando a 26,5 milioni di euro nel 2023. Nel 2004 fatturava 2 milioni di euro con 12 dipendenti, arrivando a 8,9 milioni nel 2014. Oggi sono presenti 54 dipendenti tra cui una quindicina di ingegneri, tutti nello stabilimento di Roverbella, in provincia di Mantova.

"La mission della società è quella di fornire soluzioni tecnologicamente all’avanguardia con una flessibilità e un grado di innovazione all’apice del settore, tenendo sempre in primo piano i principi di sostenibilità", dice Masotti. Grazie alla tecnologia made in Lombardia di Dragflow gli impianti minerari riescono a riutilizzare gli scarti delle loro lavorazioni. Inoltre, la pulizia dei bacini intasati dai detriti permette lo stoccaggio dell’acqua piovana, in modo da combattere la siccità aiutando l’agricoltura e la produzione di energia idroelettrica, promuovendo l’economia circolare. La gamma dei prodotti consiste in 60 modelli di pompe e 15 draghe, queste ultime due divise in tre famiglie, ma tutte le macchine sono totalmente customizzabili a seconda delle esigenze del cliente.