
I SEMI che si trovano in gran parte del mondo, dalla Russia, agli Stati Uniti, dal Medio Oriente, all’Africa, nascono...
I SEMI che si trovano in gran parte del mondo, dalla Russia, agli Stati Uniti, dal Medio Oriente, all’Africa, nascono a Cesena, nel cuore produttivo, in materia di agricoltura, dell’Emilia-Romagna. Qui si fanno non solo piadina e Sangiovese, ma anche semi, da esportare in tutto il mondo. E’ esattamente quello che fa Cora Seeds, società fondata il 5 settembre del 2006 da Maurizio Bacchi e sua moglie, Lorena Pavirani. "Siamo una piccola realtà, ma facciamo tanta ricerca e nel tempo siamo scresciuti davvero tanto", dice Bacchi.
Cora Seeds è un punto di riferimento per il mondo dei semi e, come racconta lo stesso Maurizio Bacchi, "pone come proprio obiettivo la ricerca di nuove cultivar delle principali specie orticole professionali per la coltivazione in diversi areali del mondo. La nostra vision è quella di essere un’azienda innovatrice nel settore e di fornire ai nostri clienti prodotti all’avanguardia e di successo, ottenuti grazie alla grande cooperazione e creatività del nostro team – spiega –. La nostra mission è sviluppare prodotti in linea con le moderne richieste del mercato nazionale ed internazionale, offrendo ad agricoltori ed industrie sementi di altissima qualità e continuo supporto tecnico-commerciale".
Patate, cipolle, carote, e non solo. A Cesena, in Emilia-Romagna, si studiano le piante del futuro. Oggi il fatturato della società, nata poco meno di 20 anni fa, è di 17 milioni di euro. Mentre le persone che lavorano in Cora Seeds sono circa 100. "Negli ultimi 7 esercizi il mercato nazionale ha registrato +46%. Il mercato estero è cresciuto esponenzialmente +274%", dice con un certo orgoglio Bacchi. "Complessivamente il fatturato totale è più che raddoppiato, ripartito in 47% all’estero e 53% in Italia al 30 settembre 2024, cioè gli ultimi dati di bilancio depositati", aggiunge Bacchi.
Il segreto del successo di Cora Seeds sta probabilmente nel modello di sviluppo e nella capacità di ascoltare le esigenze reali degli agricoltori, in Italia e nel mondo. "Attualmente Cora Seeds esporta in oltre 50 paesi nel mondo, grazie a una rete di partner che rappresentano e distribuiscono i nostri prodotti nei rispettivi territori. I cinque principali paesi in cui esportiamo sono Cina, Stati Uniti, Russia, Polonia e Slovacchia", spiega Maurizio Bacchi. "Oggi il marchio Cora Seed è ben conosciuto sul mercato italiano, grazie ai 18 professionisti che operano in tutto il nostro territorio e in Europa, Asia, Nord Africa e Medio Oriente grazie alla rete vendita estera".
La sede principale si trova a Cesena, importante polo internazionale per la produzione delle sementi da orto, dove sono concentrati i reparti principali: uffici e magazzini, impianti di lavorazione e tecnologia del seme, laboratori, serre e campi sperimentali. "I nostri programmi di ricerca sono sviluppati anche nelle due stazione delocalizzate di Latina ed Antalya in Turchia", aggiunge Bacchi. Ricerca e sviluppo sono il volano di questa azienda. "Siamo focalizzati nel miglioramento genetico delle principali specie di piante orticole ed aromatiche. La ricerca è mirata allo sviluppo di nuove cultivar per i mercati globali con l’obiettivo di conciliare le necessità di filiera produttiva. Per questo per noi è fondamentale il dialogo costante, il confronto, direi quotidiano, con le esigenze concrete di agricoltori, vivaisti, industrie. Ma ascoltiamo anche i bisogni della filiera distributiva, intermediari, grande distribuzione organizzata, e del consumatore finale, che ci dà indicazioni su gusto, salubrità, apparenza", spiega Bacchi.
Le moderne tecniche di breeding adottate ed il know-how aziendale permettono di offrire al mercato prodotti innovativi, garantendo ai produttori rese elevate, sostenibili e di qualità. "I prodotti sono studiati per affrontare le sempre più presenti avversità colturali conseguenti ai cambiamenti climatici. Mi riferisco per esempio allo stress da siccità, alle piogge torrenziali, agli elevati sbalzi termici, oltre alle condizioni patologiche, come possono essere attacchi da funghi, virus e batteri", dice Maurizio Bacchi.
I semi del futuro, insomma, devono tenere assieme salubrità, qualità alimentare e capacità di resistere agli stress dati dal cambiamento climatico. Alla base dello sviluppo di un prodotto di successo, c’è, appunto la ricerca. Il miglioramento genetico viene svolto, all’interno di Cora Seeds, da un team di breeder che costituiscono e, assieme ai responsabili sviluppo prodotti, verificano le caratteristiche fenologiche e tecniche di diverse migliaia di nuovi incroci. I genetisti collaborano quotidianamente con ricercatori biotecnologi e patologi saggiando migliaia di linee, supportati da marcatori molecolari utili al breeding convenzionale.
Test fitopatologici vengono, poi, condotti al fine di selezionare piante resistenti alle principali avversità fitopatologiche che affliggono le colture in campo. Da queste analisi vengono selezionati i genotipi più performanti, i quali vengono poi testati in campi sperimentali allestiti nei principali areali di coltivazione italiani ed internazionali. Cora Seeds è per questo sempre alla ricerca di nuove figure professionali, biologi, chimici, bradeer e non solo. "Investiamo buona parte del nostro turnover in attività di ricerca e sviluppo. Grazie al risultato della propria ricerca e delle partnership instaurate, Cora Seeds è in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti con l’intento di soddisfare tutte le esigenze di ciascun operatore del mercato", conclude Bacchi.