Sabato 12 Ottobre 2024

Cartiere Carrara: "Sostenibili per essere economici"

Cartiere Carrara Spa presenta il bilancio di sostenibilità 2023 a Capannori, anticipando le normative europee e mostrando impegno verso la sostenibilità e l'innovazione nel settore della produzione della carta.

Cartiere Carrara: "Sostenibili per essere  economici"

Cartiere Carrara Spa presenta il bilancio di sostenibilità 2023 a Capannori, anticipando le normative europee e mostrando impegno verso la sostenibilità e l'innovazione nel settore della produzione della carta.

COSTRUIAMO UN FUTURO migliore dove vivere insieme. Con questo slogan Cartiere Carrara Spa, tra le principali aziende del settore produzione della carta per uso igienico e domestico, ha presentato a Capannori il bilancio di sostenibilità 2023. Un documento che rappresenta un passo fondamentale nel percorso avviato dall’impresa nel 2023, in occasione del 150° anniversario dalla fondazione. Tutto ciò coniugato ad un ’Manifesto della sostenibilità’, declinato come un ponte verso il futuro. Un domani che è già oggi, poiché le normative del Green Deal dell’Unione europea, prevedono come obbligatorio questo strumento sulla sostenibilità dal 2025, (le società quotate dal 2024). Ora non sarà più su base volontaria, ma sul binario di regole omogenee derivanti dalle direttive comunitarie e chi sarà più virtuoso avrà anche vantaggi finanziari. Erano presenti il Cavaliere del Lavoro Massimo Carrara (nella foto in alto), presidente del gruppo; Matteo Carrara, membro del board; l’amministratore delegato, Gaetano Ievolella; Francesco Ferrara, PwC Italia Esg leader; Cristiano Dutto, direttore sostenibilità e qualità di cartiere Carrara Spa; la dottoressa Alessandra Aonzo di PwC, l’assessore comunale Claudia Berti, oltre a stakeholder, clienti e fornitori vari.

In anticipo rispetto agli obblighi stabiliti dalla normativa europea Csrd, l’impresa rende note le proprie attività relative agli aspetti Esg, acronimo di ’environmental social governance’ e le strategie per la sostenibilità e, soprattutto, come raggiungere determinati obiettivi. Il presidente Carrara ha anche illustrato il progetto di forestazione ’La carta che pianta alberi’: 15 mila già piantati, ma con target di arrivare a 150 mila. Diffusi i dati sullo stato di salute dell’impresa: fatturato 500 milioni, in linea con il 2022, raddoppiato invece l’Ebitda, chiamato anche Mol (Margine operativo lordo), è un indicatore finanziario che aiuta a comprendere la capacità di un’azienda di generare i flussi di cassa. È un parametro che ignora le spese per imposte, interessi, deprezzamenti e ammortamenti e consente agli analisti di concentrarsi specificatamente sulla performance operativa, misura la redditività aziendale. Il Gruppo ha generato un valore globale di 463 milioni, di cui il 2% è stato distribuito agli azionisti, l’8% è la quota parte che rimane in azienda. La maggior parte, 83% è andata a stakeholder esterni, fornitori di beni e servizi.

Il bilancio di sostenibilità testimonia come l’impegno di Cartiere Carrara abbia permesso di unire elevate performance ambientali, energetiche e sociali, agli ottimi risultati economici del 2023. Guardando al futuro, Cartiere Carrara si impegna a continuare nel percorso di riduzione del consumo dell’acqua; proseguire nell’implementazione di pratiche sostenibili in tutte le fasi della produzione; investire in ricerca e sviluppo per trovare soluzioni innovative che riducano ulteriormente l’impatto ambientale e ridurre la produzione dei rifiuti; rafforzare la collaborazione con tutti gli stakeholder per promuovere una economia circolare e sostenibile. Cartiere Carrara, inoltre, promuove la diffusione dell’etica e dell’integrità aziendale. Questi principi ispirano tutta la politica aziendale e sono racchiusi nel codice etico e nel modello di organizzazione, gestione e controllo. Soci, amministratori, dipendenti, si devono allineare. Del resto, una realtà che ha compiuto 150 anni deve avere per forza dei valori.

L’azienda, che oggi conta oltre 800 dipendenti e sette poli produttivi, nasce nei dintorni di Pescia, in provincia di Pistoia. Qui, già a metà del 1300, si trovano le prime testimonianze di produzione di carta, ricavata dagli stracci secondo le tecniche artigiane ereditate dagli arabi. Le prime testimonianze del nome Carrara nel mondo della carta risalgono al 1790, quando il compito di sovrintendere alla produzione con il titolo di ‘ministro di cartiera’ viene affidato a Jacopo Carrara e nei decenni successivi, questo cognome continua a comparire grazie a parenti e discendenti. Nel 1873, Giuliano Carrara apre una cartiera a Boschi di Chievi, a Pietrabuona: un edificio a tre piani, sulle rive del fiume Pescia, per garantire alle macchine acqua ed energia a sufficienza per la produzione. La materia prima diventa la paglia, più facilmente reperibile e in grado di assicurare una migliore qualità del prodotto finale.

Due guerre mondiali e tre generazioni dopo, sono Mario, Giuliano e Tullio Carrara a rilevare un nuovo impianto a San Felice. Inizia l’investimento nella produzione di carta igienica. L’azienda si espande con nuovi stabilimenti a Castelnuovo e Capannori e el 1980 le diverse cartiere si riuniscono in Cartoinvest, una holding industriale che cresce esponenzialmente di anno in anno, spostando i confini del proprio mercato e arrivando alla fine degli anni ‘90 a contare 12 società in Europa. Nel 1987, Cartoinvest diventa licenziataria esclusiva per l’Europa del marchio Kleenex. Nel 2002, Cartoinvest viene ceduta al gruppo svedese Sca: la famiglia Carrara continua a mantenere la proprietà della Cartiera Carma e della Cartiera San Felice, mentre il resto degli stabilimenti saranno guidati da Sca per alcuni anni. Nel 2005, però, i figli di Mario Carrara, guidati da Massimo, decidono di ripartire dalle attività escluse dalla cessione, riacquisendo negli anni alcuni degli stabilimenti appartenuti a Cartoinvest. Nel 2016 le società Cartiera Carma e MC Tissue convergono in Cartiere Carrara Spa, mentre nel 2020, grazie all’acquisizione del gruppo Caldaroni, nasce il gruppo Cartiere Carrara, che oggi produce ogni anno 300mila tonnellate di carta made in Italy che arrivano in 50 Paesi nel mondo.