Domenica 15 Settembre 2024

BPER in campo per la crescita delle imprese

Stefano Vittorio Kuhn, Chief Retail & Commercial Banking Officer di BPER Banca

Stefano Vittorio Kuhn, Chief Retail & Commercial Banking Officer di BPER Banca

Una grande banca con la vocazione nazionale ma che, pur essendo diventata uno dei primi gruppi creditizi in Italia, non ha mai perso la sua peculiarità e il suo punto di forza: l’essere una banca di prossimità vicina alle imprese e alle famiglie dei territori in cui opera.

Ed è il ruolo che BPER Banca svolge anche nelle Marche, regione che vanta numeri che ne fanno una delle leader di mercato con una presenza bancaria pari a circa il 15%, un centinaio di sportelli e una quota sul totale dei depositi dell’11% e di oltre l’11% per gli impieghi.

E questa presenza, spiega Stefano Vittorio Kuhn (foto), Chief retail & commercial banking officer di BPER, anticipando il suo intervento come relatore, insieme a Valentino Bobbio  l’8 novembre all’evento a Civitanova Marche sui distretti industriali che avrà come focus la filiera marchigiana della moda, è quantomai significativa proprio in uno dei settori più importanti di questa regione. Con distretti famosi in tutto il mondo come quello calzaturiero di Fermo, la pelletteria del Tolentino e la Jeans Valley di Montefeltro.

Le aziende del comparto della moda, insieme con quelle della chimica, del farmaceutico e dei prodotti per la cura della persona, danno un forte contributo al manifatturiero marchigiano che ha registrato nel 2022 una crescita dell’export a due cifre a 4,8 miliardi di euro pari al 4% di tutte le esportazioni del nostro Paese. Ma per l’economia delle Marche, aggiunge Kuhn, riveste grande importanza anche il turismo con 2,5 milioni di arrivi e 11 milioni di presenze nel 2022 e un’ulteriore crescita quest’anno con 2 milioni di arrivi da gennaio ad agosto.

Le Marche e le sue imprese, però, stanno risentendo, come del resto tutta l’economia italiana, di una seconda metà dell’anno che da questa estate ha cominciato a mostrare "un marcato rallentamento" per la situazione geopolitica internazionale, il rialzo del costo del denaro e la flessione degli investimenti e dei consumi frenati dall’aumento dell’inflazione.

Un sistema industriale fatto da imprese piccole e frammentate, prosegue il Chief retail & commercial banking officer di BPER, ha il vantaggio della flessibilità e della velocità di adattamento ai cambiamenti ma in una congiuntura difficile come quella attuale, rischia maggiormente gli effetti negativi subendo i maggiori costi operativi e per gli investimenti. Perdipiù la frenata dell’economia sta avvenendo in una regione che vede un progressivo calo demografico (-0,4% nel 2022), e quindi per riflesso anche dei consumi interni, maggiore rispetto alla media nazionale. Il ruolo di una banca come BPER quindi è quello di essere al fianco delle imprese, un partner che ne accompagna e favorisce la competitività sui mercati, interno ed esteri, e la crescita dimensionale anche con operazioni di concentrazione.

Ma importante è anche far sì che aumenti la forza contrattuale delle imprese dei distretti dagli approvvigionamenti alla capacità di finanziarsi a minor costo con crediti agevolati per investire nell’innovazione di processo e di prodotto e nella transizione energetica e digitale.