Bologna, impatto e soluzioni contro il climate change

Bologna, impatto  e soluzioni contro  il climate change

Bologna, impatto e soluzioni contro il climate change

GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO climatico non sono solo noti alle comunità scientifiche ma sempre più evidenti alla collettività, e il tema sarà oggetto di discussione durante la tappa di Bologna del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2030 organizzato dall’Alleanza Italia per lo Sviluppo Sostenibile (AsviS) che si svolgerà nei giorni 11, 12 e 13 maggio. Nonostante la crisi climatica impatti sempre più duramente (anche sul paesaggio italiano che presto sarà diverso da come oggi lo conosciamo), le reazioni individuali, collettive e istituzionali non sempre sono coerenti per direzione e intensità alle sfide che siamo chiamati ad affrontare. Inoltre, anche quando esiste allineamento cognitivo ed emotivo sulla necessità di un cambiamento, la valutazione fra alternative di sistema è molto complessa e non necessariamente concorde. In questo scenario chi si occupa di cultura, sia come individuo sia come organizzazione, inevitabilmente si trova a giocare simultaneamente almeno tre ruoli: come tutti, è chiamato a fare la sua parte nella realizzazione di un cambiamento generale: e quindi nello specifico deve preoccuparsi di affrontare gli effetti del cambiamento climatico (ad esempio sulla conservazione dei monumenti, delle opere e delle tradizioni) e a mitigare il proprio impatto sull’ambiente; si occupa "per mestiere" di costruire immaginari e deve quindi partecipare alla costruzione di nuovi sguardi e approcci capaci di stimolare la consapevolezza della collettività sull’emergenza climatica, su quanto è perduto o a rischio, sull’urgenza di una reazione e sulle possibilità future; deve necessariamente svolgere anche un ruolo di mediazione, rappresentando un terreno sicuro, pubblico e informato di confronto con il mondo della tutela dell’ambiente e della biodiversità.

La tappa di Bologna sarà anche un’occasione di confronto per condividere la strada fatta e gli obiettivi raggiunti rispetto agli impegni presi a Udine nel 2019 dalle università per la creazione delle competenze e conoscenze necessarie per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile attraverso percorsi interdisciplinari e transdisciplinari e il modello di sustainability literacy sviluppato in seno alla Rus. Si condivideranno, inoltre, esperienze e soluzioni sviluppate dalle università, in partnership con gli stakeholder del territorio, volte ad affrontare la crisi climatica e a supportare le città e le comunità nel cammino verso la neutralità climatica e l’inclusione sociale.

E poi c’è il tema della transizione ecologica che si lega con la mobilità sostenibile: quest’ultima come deve essere integrata nel nostro Paese? L’impatto del settore dei trasporti sull’ambiente rende necessario implementare politiche di ampio respiro che guardino al lungo periodo tenendo conto anche degli impatti economici e sociali. L’Italia deve muoversi anche nel contesto europeo che ha posto obiettivi estremamente sfidanti. Il tema sarà oggetto di un dialogo tra Enrico Giovannini e Romano Prodi che esplorerà quale "strada" è giusto intraprendere. Nella tappa bolognese si parlerà, infine, anche di attivismo giovanile come metodo di cittadinanza attiva e impegno nel presente per il futuro della società e del Pianeta.

Viitorio Bellagamba

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