Mercoledì 24 Aprile 2024

Nokia cambia logo (e business). Addio stile 3310

Una nuova immagine, più moderna, stilizzata e vergata su uno sfondo multicolor

Il nuovo logo di Nokia

Il nuovo logo di Nokia

Ci sono loghi che accompagnano generazioni: il castello Disney, i caratteri svolazzanti della Coca Cola, il blu dello sfondo di Nokia. No, lo sfondo di Nokia no. Il colosso finlandese ha infatti appena presentato una nuova immagine, più moderna, stilizzata e vergata su uno sfondo multicolor. E’ quella con la quale sostituisce lo ‘storico’ ma evidentemente non intramontabile marchio che prevedeva la scritta bianca su campo blu. Quello che per le generazioni (almeno un po’) brizzolate era un vero status symbol e che ora invece, col cambiare dei tempi – e delle fette di mercato da colonizzare – non serviva più allo scopo.

La storia

Nokia è nata nel 1865 nella città che le ha dato il nome e che oggi conta circa 32.000 abitanti. All’inizio il ramo d’azienda era quello della segheria con abbinata cartiera, settore ovviamente legato a un territorio fatto di tanti alberi e nessuna necessità di digitare numeri su una tastiera nel palmo della mano. Col passare degli anni però, la tecnologia è arrivata a giocare un ruolo sempre più importante, coinvolgendo ovviamente i telefoni e non solo. E in effetti il ‘non solo’ è ormai diventato il principale riferimento del marchio nord europeo.

L’ingresso di Microsoft

Tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, dopo aver precedente avviato un rapporto di collaborazione, Microsoft aveva comprato la divisione device e servizi di Nokia (più le licenze su mappe e brevetti) per un totale di 5,44 miliardi di euro. Il mondo dei telefoni cellulari stava cambiando alla velocità della luce e quello che per anni era stato un nome leader del settore, ha dovuto fare i conti con le rivoluzioni firmate Apple, Samsung e Huawei.

Nuovi orizzonti

L’azienda scandinava ha così mutato il suo modo di fare impresa, allargando gli orizzonti. Oggi da una parte si occupa di ricerca e sviluppo per nuove tecnologie e dall’altra, quella diventata predominante, lavora su programmi e servizi dedicati all’universo delle infrastrutture di rete, che siano mobili, fisse o ottiche. E’ comunque giusto ricordare che dal 2017 Nokia con un accordo con Hmd Global, è tornata anche sul mercato dei cellulari, restando in ogni caso un importante riferimento nel settore dei brevetti per tanti produttori di cellulari. Dal 2018 è poi diventato il terzo produttore mondiale di apparecchiature di rete.

Le risposte del mercato

Nel 2022 Nokia ha registrato un fatturato di 24, 9 miliardi di euro (nel 2021 erano stati 22,2), mentre l’utile netto è balzato a 4,2 miliardi, più che raddoppiando il miliardo e 600 milioni dell’anno precedente. A segnare il cambio di passo è stato il settore del 5G, nel quale Nokia detiene una posizione altamente competitiva. Nel caso specifico del 2022, la differenza è stata segnata in particolare dal lancio di questo servizio nell’immenso mercato indiano.

Status symbol

Oggi a fare tendenza ci sono le icone della Mela e dei suoi concorrenti di prima fascia, che mettono sul mercato funzioni in grado di avvicinare sempre di più l’immaginazione e la realtà. Quello che nei primi anni 2000 aveva fatto Nokia. E allora, per rispetto degli amanti del ‘vintage da terzo millennio’ è d’obbligo citare il ‘3310’, un’icona del mondo pre smartphone: pesava meno dei concorrenti, era più maneggevole, aveva i giochi (dai, ‘il serpente’, chi non ci è finito rapito?) e componeva melodie. Allora si inviavano sms e ci si sentiva sulla luna. Ora senza selfie si è persi. Perché le mode cambiano. Come i loghi delle aziende che hanno fatto storia.

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