L’alleanza dei Paesi contrari all’Euro 7 sulle emissioni dei motori per le auto torna in pressing sui vertici Ue. Italia, Bulgaria, Repubblica ceca, Francia, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria hanno inviato un non paper congiunto alla Commissione europea, alle altre capitali e alla presidenza di turno Ue per illustrare le principali preoccupazioni comuni sul disegno di regolamento di Bruxelles. La proposta, sostengono le otto capitali, "non appare realistica e rischia di avere degli effetti negativi sugli investimenti nel settore già impegnato nella transizione verso l’elettrico". I requisiti per i nuovi standard di emissione Euro 7 "devono essere considerati nel più ampio contesto legislativo dell’Ue", evidenziano gli otto Paesi, facendo riferimento alla ratifica dello stop ai motori a diesel e benzina dal 2035.
EconomiaL’Italia contro il regolamento per l’Euro 7
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