Mercoledì 24 Aprile 2024

Lira turca, l'esperto: "Attenti ai capitali in fuga"

Rischio speculazione. Rosa: risparmiatori preoccupati per l'instabilità

Crisi della lira turca (Ansa)

Crisi della lira turca (Ansa)

Roma, 13 agosto 2018 - La speculazione c’entra poco se i risparmi fuggono all’estero o se gli operatori vendono gli asset italiani. È la legge del mercato. "Può piacere o no, ma i capitali scelgono la stabilità. Mentre è proprio l’incertezza politica che rende oggi l’Italia estremamente vulnerabile". Guido Rosa è il presidente dell’associazione delle banche estere che operano in Italia, un punto di osservazione privilegiato per capire cosa può succedere sui mercati.

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Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, teme un attacco speculativo e indica perfino una data: dovrebbe scattare a fine agosto. Dobbiamo prepararci al peggio? "Non lo so. Ma è sbagliato prendersela con la speculazione, come se questa avesse un progetto contro l’Italia. Il vero speculatore è chi gioca sullo scoperto e non chi vende asset o titoli pubblici italiani sulla base di previsioni negative sul nostro Paese. Questa non è speculazione: è autodifesa".

Chiamiamola pure così, ma il rischio di una bufera finanziaria esiste o no? "Siamo appena due gradini sopra il livello junk , spazzatura. E due importanti agenzie di rating hanno già annunciato un outlook negativo sull’Italia. La situazione è critica, soprattutto se il nostro rating scendesse ancora".

Ma è vero, come ha detto sempre Giorgetti, che i risparmi italiani cercano rifugio all’estero? "Segnali precisi, dal punto di vista dei numeri, non ne ho. Da quello che vedo, siamo in una situazione di attesa preoccupata. L’invito è ad agire con prudenza e attenzione. Non dobbiamo dimenticare che i titoli di Stato italiani sono per il 35% in mano ai fondi internazionali, per il 25% nelle casse della Bce e la restante parte è posseduta dagli operatori e dalle banche del nostro Paese. Se i capitali fuggono la colpa non è dei mercati che sono cattivi ma di chi non crea condizioni di stabilità e certezza degli investimenti. Dipenderà molto dalle scelte che il governo farà in autunno".

Sia sincero, è tornato il rischio Italia? "Partiamo da un dato. Il nostro ultimo rapporto sull’attrattività degli investimenti piazzava il Paese all’ottavo posto su dieci. Con un indice passato in un anno dal 42,3 al 43,3. Una variazione minima. Non c’è da rallegrarsi. L’Italia ha straordinarie potenzialità, soprattutto nelle piccole e medie aziende. Ma il sistema pubblico non fa praticamente nulla, e uso un eufemismo, per favorire gli investimenti dall’estero. I problemi sono noti. Una burocrazia asfissiante, un sistema giudiziario che, soprattutto nel civile, registra tempi tragici: 18 anni per una sentenza definitiva contro i 3 della Francia. A questi problemi, si aggiunge l’incertezza. Nonostante gli annunci, sappiamo ben poco di quello che sarà la vera politica economica del nuovo governo".

Guido Rosa, presidente dell'associazione banche estere in Italia (Newpress)
Guido Rosa, presidente dell'associazione banche estere in Italia (Newpress)

Che cosa teme di più nella prossima legge di bilancio? "Il problema non sono le misure ma in che maniera saranno finanziate. Possiamo anche ottenere tutta la flessibilità che vogliamo da Bruxelles. Ma dobbiamo capire che se non difendiamo l’avanzo primario e finanziamo le misure in deficit, aumenta anche il nostro debito pubblico, che è già un macigno. Un paio di anni fa, con l’annuncio delle riforme, si erano avvertiti segnali di cambiamento. Ora c’è la sensazione di fare un passo indietro su tutto. Nessuno mette in discussione l’autonomia del governo e la legittimità delle sue scelte. Ma l’investitore ha bisogno di continuità e di certezze".

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