Mercoledì 24 Aprile 2024

L’impresa: performance migliori. "La flessibilità fa contenti tutti"

Roberta Candileno, responsabile risorse umane di Mondelēz per l’Italia

Roberta Candileno, responsabile risorse umane di Mondelēz per l’Italia

Milano, 12 ottobre 2022 - Il gruppo Mondelēz International, colosso del settore alimentare con quartier generale italiano a Milano, già dalla fine degli anni ’90 ha dismesso progressivamente la timbratura del cartellino per i dipendenti. Percorso che nel marzo scorso l’ha portato a lanciare a Milano la sperimentazione ‘Workplace of the Future’: orari ultraflessibili, settimana lavorativa corta, che termina all’ora di pranzo del venerdì, smart working per due giorni alla settimana con la possibilità di aggiungerne altri in caso di necessità e libertà nella scelta dei periodi di ferie. Una rivoluzione nel modello di lavoro, anche "traendo insegnamento dalla pandemia", che per ora riguarda circa 300 dipendenti milanesi.

Leggi anche: Il lavoro che cambia. In ufficio 4 giorni, la settimana corta è la nuova frontiera

Roberta Candileno, responsabile risorse umane di Mondelēz per l’Italia, qual è il vostro bilancio?

"Questa nuova modalità di lavoro è partita ascoltando le richieste dei dipendenti, che abbiamo interrogato per capire su quale modello di lavoro puntare dopo la pandemia, e si inserisce nella cornice di un accordo sindacale. Fin da subito è stata recepita positivamente. Tutto questo emerge anche da una ricerca realizzata di recente fra impiegati e manager".

Con quali risultati?

"Emerge, con quasi un punteggio massimo su una scala da uno a 5, che questo modo di lavorare favorisce l’equilibrio fra lavoro e vita privata e i manager riescono a organizzare il team in maniera efficiente. L’approccio è basato sulla fiducia reciproca e sulla responsabilità".

Sono emerse criticità?

"Per ora no: questo modello di lavoro è apprezzato da tutti, manager compresi. Stiamo monitorando anche l’aspetto delle ferie, anche se per ora non ci sono stati problemi organizzativi".

Cosa avete deciso sulle ferie?

"Mentre prima gli uffici chiudevano nelle settimane centrali di agosto ora rimangono aperti e i dipendenti possono spalmare le ferie durante l’anno, ovviamente concordando i periodi con i propri responsabili".

Come controllate gli orari?

"Il gruppo già dalla fine degli anni ’90 ha previsto una sola timbratura giornaliera del cartellino, in entrata. L’approccio è basato sulla responsabilità, controlliamo il risultato piuttosto che la presenza fisica".

La settimana corta fa risparmiare anche energia?

"Il nostro obiettivo non è quello, anche se può esserci un risparmio. L’abbiamo introdotta per consentire un miglior ‘work life balance’: se migliora l’ambiente di lavoro anche i dipendenti diventano più produttivi".

 

 

 

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