Giovedì 18 Aprile 2024

Licenziati via mail L’ira del ministro: "Inaccettabile"

Orlando attacca la multinazionale Gkn di Campi Bisenzio. Sindacati sul piede di guerra: "Pirateria industriale"

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di Paola Fichera

È una vera e propria bomba sociale quella che è esplosa nell’area fiorentina con il licenziamento collettivo di 422 dipendenti della Gkn di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze. E a scatenare la rabbia è stata anche la modalità scelta per comunicare ai lavoratori, appositamente allontanati dalla fabbrica, la perdita del loro posto di lavoro: una mail. Un fulmine a ciel sereno piombato nelle vite di oltre cinquecento famiglie considerati anche i lavoratori impiegati nella logistica e nel servizio mensa. Modalità che "non possono essere accettate e su cui bisogna trovare tutti gli elementi per scongiurarle", ha tuonato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Gkn, multinazionale inglese del settore dell’industria automobilistica di proprietà di un fondo inglese, ha motivato la decisione con la situazione del mercato e la contrazione dei volumi e della domanda che gli operatori del settore considerano avviata verso un trend ribassista generalizzato che è stato amplificato dalla pandemia e dai processi di cambiamento che l’emergenza sanitaria ha scatenato.

Il trend negativo – ha spiegato ancora la società – ha mostrato un carattere strutturale e irreversibile, per cui la struttura organizzativa del gruppo appare "non più sostenibile". Ecco perché la chiusura del sito produttivo di Campi Bisenzio e gli esuberi sono ritenuti strutturali, non sussistono cioè le condizioni per ricorrere agli ammortizzatori sociali.

Duro il giudizio del segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli: "Quello che sta facendo la Gkn è inaccettabile! Un atto dì arroganza nei confronti dei lavoratori e delle Istituzioni del Paese in totale sfregio all’intesa che Cgil Cisl Uil hanno sottoscritto con il governo sullo sblocco dei licenziamenti. Purtroppo, è un film già visto: sono decenni che le multinazionali in Italia compiono veri e propri atti di ‘pirateria industriale’ a danno del Paese".

E mentre il presidente della Regine Toscana, Eugenio Giani, chiede a gran voce l’intervento diretto del governo su "una questione che è nazionale", scende in campo anche il segretario del Pd, Enrico Letta. "È assolutamente inaccettabile quello che è successo alla Gkn – ha sottolineato il leader dem –. Se questo è l’andazzo, dobbiamo rivedere la norma del 30 giugno che pone fine al blocco selettivo dei licenziamenti".

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