Nuovo telemarketing selvaggio: come i call center aggirano il Registro delle opposizioni

Dopo un calo nelle telefonate indesiderate, negli ultimi mesi sono aumentate le chiamate

Telemarketing (Archivio)

Telemarketing (Archivio)

Se nei mesi di luglio e agosto - dopo l’attivazione del nuovo Registro delle Opposizioni - le chiamate selvagge sembravano essersi attenuate, da inizio autunno una ripresa esponenziale del telemarketing aggressivo ha invece preso nuovamente di mira migliaia e migliaia di utenti. Proprio come se l’aver cancellato tutti i precedenti consensi non fosse servito a niente.

Il Registro delle opposizioni

Ma se l’utente dice “no” alla telefonata commerciale indesiderata, il call center o la società che lo ha contattato deve annotare subito la sua volontà e cancellare il nominativo dalle liste utilizzate per il telemarketing. E non solo: l’utente non è tenuto a confermare l'opposizione espressa al telefono attraverso mail o altre modalità, come invece viene spesso richiesto di fare da parte degli operatori, ed è valida anche per le campagne promozionali future.

Condotte illecite e multe

È questo, infatti, il principio affermato dal Garante privacy che, al termine di una complessa attività istruttoria, ha rilevato diverse condotte illecite messe in atto da Edison Energia spa nei confronti di un numero rilevante di utenti. E a cui, l’Autorità, ha ordinato il pagamento di una sanzione di 4 milioni e 900 mila euro: la società si è avvalsa a della facoltà di definire la controversia e ha pagato un importo pari alla metà della sanzione comminata.

L'Unione Consumatori

“Un principio sacrosanto considerato che ci sono persone che vengono perseguitate a vita dalla stessa società - afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori -. Il punto, però, è che di queste sanzioni ne servirebbe una al giorno a giudicare dalle proteste che riceviamo. Il Registro delle Opposizioni è come se non esistesse. L'aver cancellato tutti i precedenti consensi non è servito a niente. Se dopo l'attivazione del nuovo Registro avvenuta il 27 luglio dello scorso anno c'è stata un'iniziale attenuazione delle telefonate moleste, in agosto e settembre, dall'autunno ad oggi c'è stata una ripresa esponenziale del telemarketing aggressivo”. E aggiunge: "Per questo urge una modifica della legge, servono sanzioni ancora maggiori, indennizzi per i consumatori molestati e bisogna che la chiamata a casa degli iscritti al Registro sia considerata per legge una pratica commerciale scorretta, sanzionabile anche dall'Antitrust, così da raddoppiare i controlli e le sanzioni" conclude Dona.

Il Garante

Il Garante ha ordinato a Edison di facilitare l’esercizio dei diritti previsti dalla normativa in materia di protezione dei dati personali e fornire riscontro, senza ritardo, alle istanze, comprese quelle relative al diritto di opposizione. Diritto che – ha specificato l’Autorità – può essere esercitato “in qualsiasi momento” (anche nel corso della telefonata promozionale) e la volontà dell’utente deve essere correttamente registrata.

Valanga di adesioni al Registro

Era lo scorso 27 luglio quando il Rop - il registro nato per fermare le chiamate indesiderate di telemarketing - entrò in azione. Per evitare barriere d’ingresso, l’iscrizione al registro viene resa gratuita e semplicissima: per mail, telefono o portale web basta dare il numero di cellulare che si vuole rendere non contattabile e l’iscrizione è fatta. Tanto che, nel mese di settembre, si verifica un vero e proprio “boom”: circa 700.000 iscritti a settimana.

Come le aziende aggirano il Rop

A ogni modo, il problema non si è comunque ancora risolto a pieno. Già nei mesi scorsi,  si sono verificati diversi escamotage per aggirare le nuove disposizioni: call center ubicati all’estero, operatori non iscritti al Roc, software che generano numeri chiamanti finti e non rintracciabili.

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