
Professione avvocato. Al Nord le donne superano gli uomini
PARITÀ DI GENERE? Nell’universo legale è quasi realtà per quanto riguarda la presenza negli studi forensi. Nel 1985, le avvocate in Italia erano 3.450, pari al 9,3% del totale; 36 anni più tardi, nel 2022, il loro numero ha toccato quota 111.415, cioè il 49,4% del totale, in aumento dell’1,7% rispetto al 2021 (47,7%). Il 57,9% degli avvocati under 35 è donna, così come il 55,6% nella fascia di età 35-44 anni. "Dopo l’emergenza Covid – spiega Antonello Martinez (nella foto in basso), presidente dell’associazione italiana avvocati d’impresa – è ripresa la corsa in avanti delle avvocate che sono state più colpite dall’impatto dell’emergenza pandemica, impegnate nella gestione dei figli o di altri familiari fragili. Nel 2022, sono aumentate di oltre 3.800 unità dopo lo stop del 2021. Nota dolente il Sud Italia, dove siamo quattro punti sotto il 50%".
Il sorpasso è comunque già avvenuto da tempo al Nord, dove nel 2022 le avvocate sono il 51,4% del totale. Al primo posto troviamo l’Emilia-Romagna e al secondo il Piemonte, rispettivamente con il 54,9 e il 54,5%. Al Centro, dove la componente femminile rappresenta il 50,1%, si segnalano regioni in cui arriva al 54,3% come l’Umbria e la Toscana (53,8%). La regione meridionale con più avvocate è la Calabria (49,2%). Quella con meno professioniste in assoluto è la Campania (43,2%). Gli ordini con la presenza femminile più elevata sono quelli di Busto Arsizio (61,5%), Rieti (59,3%), Lecco (57,4%) e Monza (57,0%) mentre, a livello di distretto, la maglia rosa spetta a Bologna che, con il 52,6%, precede Brescia (52,5%) e Perugia (52,2%). La parità di genere è ancora un miraggio per quanto riguarda le retribuzioni. La Valle d’Aosta è la regione nella quale le avvocate hanno il reddito medio più elevato (43.703 euro), seguita dalla Lombardia (43.232 euro) e dal Trentino – Alto Adige (40.530 euro). Calabria (13.413 euro), Basilicata (15.129 euro) e Molise (15.556 euro) sono invece quelle dove il reddito medio delle professioniste è più basso. "I dati della Cassa Forense – aggiunge Martinez - evidenziano ancora un divario di genere, in termini di retribuzione, abbastanza netto: il reddito delle donne è generalmente inferiore di oltre la metà rispetto a quello dei colleghi. Siamo tutti chiamati a cambiare mentalità con i fatti su questo aspetto". Il divario reddituale è particolarmente evidente in Lombardia, dove le avvocate percepiscono in media il 60,3% in meno rispetto ai colleghi e nel Lazio il 58,3% in meno (pari a 30.307 anziché 72.726 euro).
Paola Benedetta Manca