Mercoledì 24 Aprile 2024

Più flessibilità e valori condivisi nel lavoro post pandemia

BENESSERE, equilibrio tra lavoro e vita privata, condivisione di valori con la propria azienda, inclusione e lotta al cambiamento climatico. Sono queste le priorità dei lavoratori che guideranno il mercato del lavoro verso la nuova normalità. Il 49% delle persone sarebbe disposto infatti a cambiare azienda a fronte di un maggior benessere. È quanto emerge dal report di ManpowerGroup "The Great Realization" sulle tendenze del mondo del lavoro italiano e globale nel 2022. A rivestire sempre più valore sono fattori come la flessibilità: il 51% dei lavoratori vorrebbe poter scegliere l‘orario di inizio e di fine giornata, mentre, il 39% sceglierebbe di avere più giorni di ferie per prevenire il bornout; 4 lavoratori su 10 invece vorrebbero decidere quando lavorare da remoto per conciliare al meglio vita privata e lavoro.

È sempre più forte, poi, il desiderio di sviluppare le proprie competenze e mantenerle aggiornate (81%) e apprendere nuove skill (74%). Due dipendenti su tre desiderano invece lavorare per aziende di cui condividono i valori, che agiscono a sostegno delle comunità in cui operano e che si fanno portavoce di tematiche come la diversity, l‘inclusività e l‘uguaglianza. "I trend in atto stanno spingendo le aziende in una corsa al cambiamento per essere in grado di accogliere i talenti necessari - spiega lo studio -. A risultare più attrattive, quindi, saranno quelle aziende che sapranno coniugare flessibilità e attenzione alla crescita delle proprie risorse, con un impatto positivo sull‘intera società.

Secondo Stefano Scabbio, Southern Europe president, ManpowerGroup, "stiamo assistendo a quella che possiamo definire la ‘Great Realization’ un fenomeno che conferma la tendenza di molte persone a rivalutare le proprie priorità, attribuendo sempre più valore all’equilibrio tra lavoro e vita privata, all’inclusione e ai valori condivisi con il proprio datore di lavoro. L’attenzione a questo aspetto – sottolinea – farà la differenza nell’attrarre e trattenere i migliori talenti e questo implica un cambiamento nelle risposte che le imprese dovranno dare a bisogni e priorità imposti dalla nuova quotidianità". L’Italia, inoltre, è il Paese che registra la percentuale più alta di coloro che credono che il lavoro svolto sia importante e desiderano che il proprio contributo sia riconosciuto dalla propria azienda (77%), a cui si aggiunge un sempre più forte desiderio di sviluppare le proprie competenze e mantenerle aggiornate (81%) e apprendere nuove skill (74%). Due dipendenti su 3, invece, desiderano lavorare per aziende di cui condividono i valori, che agiscono a sostegno delle comunità in cui operano e che si fanno portavoce di tematiche come la diversity, l’inclusività e l’uguaglianza.

A delineare il mercato del lavoro nel 2022 in Italia non sarà solo l’affermarsi di un ‘nuovo lavoratore’ i cui bisogni, aspettative e priorità sono cambiati radicalmente ma anche le strategie che le aziende saranno in grado di mettere in campo per attrarre e trattenere i lavoratori più competenti. Si stima infatti che l’85% dei datori di lavoro non riesca a trovare figure con le competenze di cui ha bisogno. Diventa, pertanto, fondamentale per un datore di lavoro individuare le leve principali per fidelizzare le proprie risorse e coinvolgere i migliori talenti: oltre il 30% delle aziende prevede di aumentare gli stipendi, 1 datore di lavoro su 5 invece prevede di offrire maggiori benefit, dagli orari flessibili ai congedi parentali e per i caregiver, dai piani di formazione al tutoring.

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