
LA ROBOTICA, gli algoritmi, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico delle macchine, stanno modificando velocemente il mondo del lavoro. Stefano Trifirò...
LA ROBOTICA, gli algoritmi, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico delle macchine, stanno modificando velocemente il mondo del lavoro. Stefano Trifirò (nella foto in basso), avvocato dell’omonimo Studio fondato dal padre Salvatore Trifirò, uno dei maestri del diritto del lavoro in Italia, spiega com’è stato affrontato il problema nelle aule giudiziarie. "Le prime problematiche nel mondo del lavoro tra IA e umani sono nate già anni addietro quando l’accesso al lavoro avveniva tramite domanda di lavoro sopposta ad una piattaforma digitale, la quale assumeva, gestiva l’andamento del rapporto di lavoro ed eventualmente ti poteva anche licenziare. Mi riferisco al lavoro dei riders, cioè i ciclofattorini".
Cos’è accaduto? "Alcuni lavoratori hanno fatto causa alla azienda per il riconoscimento del rapporto lavoro subordinato e tra le tante questioni sul tavolo del giudice è emerso che l’algoritmo di intelligenza artificiale che selezionava i riders, oltre a discriminarne in ragione delle opinioni politiche, penalizzava nel lavoro questi ultimi. Il Tribunale di Bologna già nel 2020 aveva dato ragione ad alcuni lavoratori in quanto l’algoritmo Frank era in contrasto con diritti costituzionali posti a base del nostro ordinamento e anche del diritto del lavoro".
C’erano già precedenti al riguardo? "Ricordo ancora In un caso analogo a quello appena menzionato, quando tra il 2014 e il 2017, Amazon aveva sviluppato un sistema di intelligenza artificiale per automatizzare il processo di selezione del personale. L’ algoritmo doveva analizzare i CV e identificare i candidati più idonei, basandosi sulle assunzioni passate".
Quali gli errori di programmazione? "In questo caso il “ machine learning” era gestito da persone di sesso maschile e il software ha imparato che il candidato “ideale” era, appunto, un uomo. Il risultato? Il software ha iniziato a penalizzare i CV femminili, abbassando il punteggio a chiunque avesse studiato in college femminili o avesse esperienze legate a gruppi per i diritti delle donne".
A distanza di circa 5 anni casi del genere possono accadere? "Dal 2020 ad oggi sono stati fatti passi da giganti. L’AI Act, la nuova normativa europea sull’intelligenza artificiale, classifica i sistemi di AI usati per il reclutamento come “ad alto rischio”. Ciò significa che devono rispettare rigide regole di trasparenza, controllo e affidabilità".
Red. Cro.