HERA INVESTE SULLE PERSONE "IL FUTURO DEL LAVORO È GIÀ INIZIATO"

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VALORIZZARE le competenze e investire sulle persone. Il futuro del mondo del lavoro è già iniziato, modellato dalla rivoluzione digitale, ma al centro resta la risorsa umana. È la filosofia alla base delle scelte di Hera, la multiutility che si conferma ai primi posti tra le imprese italiane che investono sullo sviluppo personale e professionale dei dipendenti, con 26 ore di formazione pro capite all’anno, per un totale di circa 236mila ore erogate, grazie a un investimento di circa 2 milioni di euro. "Siamo di fronte a nuove dinamiche del lavoro che bisogna governare e guidare – spiega il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano (nella foto in alto) – In Hera abbiamo scelto di farlo con investimenti continui sulle nostre persone, a partire dalla formazione. Questo perché, a prescindere dalle novità sui processi, puntare sulle competenze è sempre una scelta vincente. In questo ambito è fondamentale il ruolo svolto da HerAcademy, la corporate university del nostro Gruppo, che permette di confrontarci con le aziende e le principali istituzioni del territorio".

In quale modo?

"Per esempio attraverso eventi e workshop formativi che organizziamo per dialogare sui più importanti temi di attualità, con uno sguardo al futuro del mondo professionale. Il prossimo sarà il 9 dicembre e lo ospiteremo nella nostra sede a Bologna e in modalità streaming. Inoltre Hera partecipa attivamente con finanziamenti e propri esperti a progetti in partnership con università e accademie. Fra questi il progetto pilota GrEnFin, un nuovo indirizzo di laurea internazionale che formerà i futuri manager in ambito di sostenibilità ambientale, figure professionali che aiuteranno le aziende a migliorare le proprie politiche energetiche mantenendo alti livelli di redditività".

La formazione continua è funzionale anche a esorcizzare la paura del cambiamento, approccio mentale che appartiene a tutte le categorie di lavoratori.

"Come manager ho imparato nel tempo a guardare ai cambiamenti con positività, cercandone le opportunità. È il caso della digitalizzazione delle attività, sulla quale stiamo puntando molto. Questa ha avuto un ruolo fondamentale durante l’emergenza pandemica, ma è già centrale nei processi a livello trasversale, soprattutto per garantire qualità e continuità dei servizi. Più in generale, stiamo lavorando da anni per accompagnare i cambiamenti e favorire evoluzioni sostenibili dei business in cui operiamo, mettendo la nostra competenza a disposizione di clienti e fornitori".

Dunque la parola d’ordine è innovazione, anche per quanto riguarda le risorse umane.

"Più che la parola d’ordine definirei l’innovazione obiettivo ma anche strumento. In Hera è entrata a pieno titolo anche nelle attività di ricerca e selezione dei nuovi talenti. Abbiamo definito un processo trasparente e digitalizzato attraverso le piattaforme dedicate, in cui i candidati possono registrare il loro video colloquio e accedere alla compilazione dei test attitudinali. Il sito di Gruppo, compresa l’area dedicata alla selezione “Lavora con noi”, è stato completamente ripensato per essere facile e agevole da utilizzare. I giovani in cerca di nuove esperienze possono trovare sul portale tutte le informazioni necessarie a familiarizzare con “la vita” nel Gruppo Hera e ricevere notizie sulle offerte di lavoro e sui percorsi di formazione".

Una delle priorità di chi è alla ricerca di occupazione è il welfare, soprattutto in tempi in cui quello pubblico non è più in grado di assicurare, da solo, il benessere dei lavoratori. Cosa fa Hera in quest’ambito?

"Il nostro fiore all’occhiello si chiama Hextra, il piano integrato rivolto a tutti i dipendenti – su cui investiamo ogni anno circa 4,5 milioni – con una quota di risorse economiche personalizzabili dai lavoratori in base alle proprie esigenze e utilizzabili in vari ambiti, dalla salute al tempo libero fino all’istruzione dei figli. La mission del Gruppo è quella di offrire i servizi migliori ai cittadini, con l’obiettivo di generare valore per le comunità locali ma anche per i nostri dipendenti, che li rendono possibili ogni giorno. Per tenere insieme queste cose è necessario investire sul benessere dei lavoratori e sulla conciliazione dei tempi vita-lavoro: vivere serenamente è fondamentale, sia quando siamo dentro gli spazi lavorativi ma soprattutto fuori".

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