Caro-energia, bonus in bolletta: ecco come chiedere sconti e rate

Per il primo trimestre aiuti fino a 200 euro per l’elettricità e 400 per il gas per famiglie con 3-4 componenti

Contatori di energia elettrica in un palazzo

Contatori di energia elettrica in un palazzo

Un contenimento, anche se piccolo, della stangata sui prezzi dell’energia elettrica e del gas scattata dal primo gennaio, con l’azzeramento degli oneri generali di sistema e la riduzione dell’Iva sul gas al 5% insieme con un rafforzamento dei bonus per le famiglie a minor reddito, la possibilità di rateizzare il pagamento delle bollette e le agevolazioni per le imprese. È il pacchetto di misure decise dal governo con la Legge di Bilancio e poi il decreto sostegni ter (1,2 miliardi per annullare gli oneri di sistema alle imprese e 540 milioni per crediti di imposta per le aziende energivore) contro il caro-energia. Ma come una famiglia usufruire di queste agevolazioni?

Il caro-bollette

I 5,5 miliardi stanziati dalla Legge di Bilancio sono serviti per calmierare i rincari decisi dall’Arera per il primo trimestre 2022. Rincari comunque da record con un più 55% per l’elettricità e 41,8% per il gas, già trasferiti nelle bollette in arrivo. E pari per una famiglia tipo a un aumento annuo di 334 euro per la luce e 610 per il gas. Gli aumenti riguardano tutti coloro che hanno un contratto (ancora la maggioranza) in regime di tutela con le tariffe fissate dall’Autorità per energia, reti e ambiente. Chi invece è passato al libero mercato, subisce comunque gli adeguamenti se il contratto prevedeva uno sconto sul prezzo comunque deciso dall’Arera.

Il secondo trimestre

I rincari riguardano le bollette di luce e gas dal 1° gennaio al 31 marzo. A fine marzo sarà sempre l’Arera a decidere le nuove tariffe per il secondo trimestre e, se continuerà la corsa di gas e petrolio il rischio è di nuovi aumenti anche perché verranno meno le agevolazioni previste dal governo per il primo trimestre anche se il ministro dell’Economia Daniele Franco ha preannunciato nuove misure taglia-bollette.

I bonus sociali

Quasi 1 miliardo è stato destinato dal governo al potenziamento dei bonus sociali per 2,5 milioni di famiglie (luce) e 1,4 (gas) a basso reddito. L’Arera ha quindi potenziato i bonus per il primo trimestre a 600 euro (200 per l’elettricità per una famiglia con 3-4 componenti) e 400 per il gas (famiglia fino a 4 componenti). Dall’anno scorso i bonus vengono erogati direttamente in bolletta dalle aziende fornitrici. È sufficiente che chi ne ha diritto per disagio economico (quindi ha un Isee inferiore a 8.265 euro all’anno che salgono a meno di 20.000 per i nuclei con più di tre figli o riceve il Reddito o la Pensione di cittadinanza) abbia presentato la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) per ottenere l’attestazione Isee valida anche per altre agevolazioni come l’assegno di maternità o le mense scolastiche. Non serve più quindi che l’Isee venga presentato ai Comuni o ai Caf per i bonus luce e gas. La richiesta invece va presentata per chi chiede i bonus energetici per disagio fisico come l’uso di apparecchiature elettromedicali.

L'importo degli aiuti

Per il primo trimestre l’Arera ha deciso di mantenere il valore dei bonus luce per disagio economico del 2021 (da 128 a 177 euro da 2 a oltre 4 componenti il nucleo familiare) stabilendo però una compensazione con un bonus aggiuntivo (da 134 a 192 euro). Nel caso di disagio fisico al bonus ordinario di 189 euro se ne aggiunge uno straordinario di 43,30. Per il gas, invece, il valore dei bonus è molto differenziato per consumi, nuclei familiari, località di residenza e si va da 30 euro (con l’aggiunta di 54,90) a 245 con un bonus extra di 756.

La rateizzazione

Per aiutare le famiglie che avessero difficoltà a pagare le bollette è prevista la rateizzazione. In pratica, come spiega l’Arera, le aziende, di fronte a un cliente moroso, prima di procedere alla sospensione della fornitura di elettricità e gas devono offrire, nella comunicazione di sollecito di pagamento, la possibilità di rateizzare quanto dovuto senza il pagamento di interessi. La rateizzazione riguarda per ora le fatture emesse tra il 1° gennaio e il 30 aprile per un massimo di dieci mesi, con la prima rata del valore del 50% del piano di ratizzazione e ciascuna rata non inferiore a 50 euro.