Reddito, Durigon: laureati facciano anche i camerieri, non possono essere schizzinosi

Il sottosegretario al Lavoro: "Il criterio della territorialità resta anche perché una persona non può andare a Trieste per due giorni se è di Napoli"

Roma, 22 dicembre 2022 - Il governo tira dritto sul reddito di cittadinanza (qui gli ultimi aggiornamenti). La stretta è in arrivo: chi rifiuta un lavoro qualsiasi perderà l'assegno. Per rendere l'idea del nuovo corso, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (Lega), intervenendo a 24 Mattino su Radio 24, non fa giri di parole: "L'offerta congrua che abbiamo in mente prevede che qualsiasi persona, anche laureata, se gli offrono un posto anche di cameriere casomai vicino casa è giusto che la accetti, perché se uno prende dei soldi pubblici non credo che possa essere schizzinoso". Un termine che ricorda il "choosy" di Elsa Fornero che nel 2012 si espresse in questi termini: "I giovani quando escono da scuola devono trovare un'occupazione, ma non devono aspettare il lavoro ideale, devono attivarsi per entrare e poi migliorare". Vero è che Durigon lega in questo caso l'essere "schizzinoso" al finanziamento pubblico. 

Claudio Durigon, sottosegretario al ministero del Lavoro
Claudio Durigon, sottosegretario al ministero del Lavoro

La linea è chiara: "Se l'offerta è comunque sia nei limiti temporali, che vicino casa, il percettore dovrà accettare qualsiasi tipologia di offerta di lavoro, questo sarà sicuramente un tema che entrerà nel nostro decreto", spiega l'esponente leghista. "Dopodiché tante cose entreranno, dalla formazione al matching per poter dare ai percettori delle risposte ed una funzionalità diversa", aggiunge.

Non sarà una scure totale, assicura il sottosegretario: "Il criterio della territorialità resta anche perché una persona non può andare a Trieste per due giorni se è di Napoli, tranquillizzerei Conte". Durigno spiega che il governo punta a "portare a casa" nella seconda metà di gennaio un decreto che toccherà il reddito di cittadinanza, "ma anche tanti altri temi sul lavoro".

Manovra

Non solo reddito di cittadinanza, quindi. Durigon ha parlato anche della manovra su "non ci sono più margini per Opzione Donna, speravo di riuscire a gestire questa fase, ma le varie coperture della Ragioneria ci hanno bloccato dal dare questa risposta". Si potrà limare, ma non stravolgere. "Abbiamo ancora qualcos'altro per poter cambiare nel decreto Mille Proroghe, stiamo lavorando, la nostra volontà è dare risposte se troviamo le coperture", aggiunge il sottosegretario. "È solo una questione di trovare le coperture per rinnovare Opzione Donna, il problema è pluriennale, servono 80 milioni nel 2023 poi aumenta a 250 milioni nel 2024".

Ragionamenti in linea con quanto ha dichiarato oggi la premier Giorgia Meloni. Che sottolineando come la legge di Bilancio "si può e dovrà migliorare", precisa che "si può dire che rispetto a chi auspicava e prefigurava la partenza della nostra maggioranza e governo come una catastrofe, tutto il racconto fatto contro di noi sta tornando indietro come un boomerang".