Lampade a led e occhio alle offerte. Ecco i trucchi contro il caro bollette

Da oggi i costi di luce e gas lievitano fino al 30%. Dal 30 ottobre sarà più semplice cambiare gestore

I rincari di luce e gas

I rincari di luce e gas

Se il caro-tasse – a partire dall’Imu – sulla casa, con la preannunciata riforma del catasto non è ancora scattato, da oggi invece pagheremo molto di più per le bollette energetiche. Nonostante l’intervento taglia-rincari del governo – quasi 3,5 miliardi per azzerare gli oneri di sistema, ridurre al 5% l’Iva sul metano ed evitare o quasi gli aumenti per chi gode dei bonus sociali – la corsa delle materie prime e del costo dei permessi per le emissioni di Co2 ha portato comunque a una nuova stangata sulle tariffe dell’energia elettrica e del gas.

Le nuove tariffe stabilite dall’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per il quarto trimestre prevedono infatti dal 1° ottobre un rincaro del 29,8% per la luce (+145 euro all’anno per una spesa complessiva di 631 euro per la famiglia tipo) e più 14,4% per il gas (155 euro in più per un totale di 1130). Per la bolletta del gas, in pratica, siamo tornati ai livelli pre-Covid mentre per quella dell’energia elettrica siamo a un più 13% rispetto al 2019.

Sommario

È possibile evitare la stangata?

Ma c’è un modo per spendere meno per luce e gas? I trucchi taglia consumi. Dalle associazioni dei consumatori all’Enea, ancora prima della nuova stangata, è arrivato più di un decalogo per risparmiare. Dai piccoli accorgimenti quotidiani come mantenere nella stagione fredda una temperatura in casa tra 20 e 22 gradi sapendo che un grado in più costa l’8% in bolletta piuttosto che spegnere le lucine rosse degli apparecchi, come quelle dei televisori, specialmente se si tratta di vecchi modelli. O spegnere il forno qualche minuto prima della cottura piuttosto che installare il più possibile le nuove lampadine Led a bassi consumi e gli interruttori a spegnimento automatico in locali come cantine, soffitte o box.

Cosa sono i bonus fiscali?

Ma il vero risparmio passa da interventi più radicali come sostituire gli infissi, mettere il cappotto agli edifici, installare i pannelli fotovoltaici, caldaie a condensazione o pompe di calore. Tutti interventi costosi ma che consentono risparmi dal 25-30% fino al 50% e per i quali è possibile usufruire dello sconto sulle tasse con i bonus ristrutturazione (50%), per il risparmio energetico (65%) e fino al 110% del Super Ecobonus.

Risparmiare con il libero mercato?

L’intervento più immediato, però, può essere quello di lasciare il mercato tutelato, in anticipo sulla scadenza del 1° gennaio 2023, e passare a quello libero dell’energia. Le cui offerte risentono meno, soprattutto per le voci della componente energia, dei rincari. Il primo passo, consigliano ad Altroconsumo, è leggere la bolletta per conoscere come e quanto consumiamo mentre, rispetto a qualche anno fa, la differenza di prezzo dell’energia tra giorno e notte non è più così marcata da rendere super conveniente le tariffe biorarie. Infine, è utile utilizzare i comparatori online per scegliere la tariffa più conveniente.

Ma si può risparmiare anche in bolletta?

Prendendo in considerazione la miglior tariffa sul suo portale (dati di ieri), per Facile.it passare oggi al mercato libero consentirebbe di risparmiare il 37% per l’energia elettrica e il 24% per il gas arrivando a contenere la spesa annua a 363 euro per la luce e a 804 per il gas. Inoltre, ricorda Mario Rasimelli, Managing Director Utilities di Facile.it "alcuni players hanno deciso di offrire sconti e bonus particolari, ad esempio per chi sceglie una fornitura dual fuel (quindi luce e gas), fino a buoni regalo o al rimborso del canone Rai".

Quali sono le migliori offerte?

È vero però che il risparmio – pubblicizzato dal marketing telefonico o online – riguarda la spesa per la materia energia che rappresenta il reale elemento di differenziazione tra le offerte ma pesa solo il 60% della bolletta elettrica e il 44% di quella del gas. In generale, tutte le offerte a prezzo fisso del mercato libero propongono un prezzo della materia prima bloccato per un massimo di 12 o 24 mesi. È sempre bene, dunque, monitorare le proprie bollette e non farsi trovare impreparati alla scadenza dell’offerta. Infine è importante sapere, conclude Rasimelli "che il cambio fornitore è sempre gratuito, non ha vincoli di tempo e non comporta alcuna interruzione nella fornitura". Dal 30 ottobre, inoltre, l’Arera ha deciso, per stimolare la concorrenza e snellire le pratiche, la semplificazione della voltura con il via libera della nuova procedura, che prevede di poter cambiare in un unico passaggio sia il contratto sia il fornitore.