L’America va verso la recessione, mi dice Arrigo Sadun. Anche l’Europa si fermerà o quasi. Sadun (nella foto) è l’ex direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale, ex capo economista al Ministero del Tesoro, già consigliere degli ex ministri Giulio Tremonti e Domenico Siniscalco e ora presidente di una società di consulenze finanziarie, la TLSG di Washington. Che cosa glielo fa credere? "Il dato sull’inflazione, 8,5 per cento, la più alta da oltre quarant’anni". Che significa? "Significa che l’inflazione è fuori controllo". Le cause? "Alcune marginali: interruzioni nelle catene di produzione, gli effetti della guerra in Ucraina, eccetera. Ma la principale è la politica economica di Joe Biden". Biden ne dà la colpa a Putin, alla guerra in Ucraina, alla pandemia. A tutti ma non a se stesso. Il Wall Street Journal la chiama invece inflazione di Biden o Bidenflation. È d’accordo? "Certo. Il suo deficit spending e il suo fiscalismo ne sono responsabili. Ha ceduto alla sinistra del partito e ha voluto finanziare l’economia post-pandemia che non aveva alcun bisogno di essere sostenuta. Ha gettato benzina sul fuoco dell’inflazione". In altri termini Biden non si è accorto che le guerre tariffarie dell’era Trump e gli effetti deflattivi della globalizzazione su prodotti e salari non erano più sufficienti a tenere bassa l’inflazione. È così? " Sì. In più Biden era animato da una falsa presunzione. Pensava che la sua elezione fosse un mandato per trasformare l’economia e la società americane". E invece? "Invece ha combinato solo disastri. Parafrasando Churchill: mai nella storia degli Usa disastri così grandi sono stati prodotti in un periodo di tempo così breve. Ne cito solo alcuni: l’Afghanistan, la rinuncia all’indipendenza energetica, l’invasione migratoria, la criminalità urbana. Putin si è sentito incoraggiato a tentare l’avventura in Ucraina". Due americani su tre sono convinti che la nazione ...
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