
Luigi Lovaglio, 69 anni, amministratore delegato di Montepaschi
Il proxy advisor ha acceso la luce verde su Mps-Mediobanca. Lo ha fatto invitando i soci di Montepaschi ad approvare l’aumento di capitale al servizio dell’Ops lanciata su Piazzetta Cuccia. Un assist in piena regola all’ad Luigi Lovaglio quello di Glass Lewis, che assiste gli investitori istituzionali nel voto in assemblea previsto per il prossimo 17 aprile. Il proxy advisor, infatti, riconosce la "logica strategica e finanziaria" dell’operazione, da cui nascerebbe un gruppo "più diversificato con rilevanza nazionale". Quanto ai rischi "di integrazione culturale e di potenziale disgregazione del franchise di Mediobanca", sono "gestibili con una esecuzione disciplinata", che scongiuri il pericolo di un annacquamento del brand ed eviti la perdita di dipendenti chiave e clienti. "Il track record relativamente positivo" di Lovaglio in tema di fusioni "aiuta a mitigare almeno alcuni di questi rischi".
Di avviso diverso era stato l’altro proxy advisor, Iss, secondo cui Mps "sta facendo un’offerta per un obiettivo più grande, senza accesso alla due diligence, senza prezzo finale e senza certezza di chiusura dell’operazione". Analisi che il Monte aveva bollato come "inaccurata e incompleta".
Nella partita per Mediobanca, Lovaglio potrà contare sul voto del Mef, di Delfin, di Caltagirone e probabilmente di Anima e Banco Bpm, a cui si aggiungeranno Algebris, fondazioni e casse previdenziali, per un totale di circa il 40% del capitale. Gli altri voti andranno recuperati sul mercato, convincendo i soci della bontà dell’operazione.
A dare una mano a Siena ieri è arrivata anche l’agenzia di rating Dbrs-Morningstar, che ha elevato di una tacca il giudizio sul merito di credito di Mps, da ‘Bb high’ a ‘Bbb low’, lasciando invariata la prospettiva positiva, in vista quindi di un ulteriore miglioramento. L’agenzia canadese afferma che "la migliorata generazione di capitale di Mps e la solida riserva di capitale assicurano alla banca una maggior flessibilità finanziaria per far fronte a un potenziale deterioramento dell’ambiente economico e giocano un ruolo attivo nel processo di consolidamento in corso del sistema bancario italiano attraverso potenziali acquisizioni".