La Ue attiva Sure Più di 27 miliardi per Cig e lavoro

Il fondo è finanziato dal debito comune europeo. All’Italia circa un terzo della cifra totale stanziata.

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di Claudia Marin

Parte l’operazione "Sure", il fondo europeo (alimentato da titoli comuni dell’Unione) che finanzierà la cassa integrazione e le altre forme di intervento per l’emergenza lavoro causata dalla pandemia. La dote per l’Italia sarà di 27,4 miliardi di euro, sugli 81,4 complessivi. A proporre al Consiglio l’attivazione del meccanismo è stata la Commissione di Bruxelles. Soddisfatti il commissario Paolo Gentiloni e il Ministro delle politiche Ue Enzo Amendola, tocca al responsabile dell’Economia, Roberto Gualtieri, sottolineare come il meccanismo garantirà un risparmio nella spesa per interessi per l’Italia di oltre 5,5 miliardi. Anche se, sul versante più politico, i grillini si sono affrettati a far sapere che le misure avviate "trovano il sostegno" del Movimento, ma che "non preludono ad alcuna possibile apertura sul Mes". Come dire: non è l’antipasto del piatto Mes, che rimane sempre indigesto per i 5 Stelle.

Oltre all’Italia, beneficeranno delle risorse 15 Paesi europei (ma non Francia, Germania o Olanda): e se il nostro Paese avrà la quota più rilevante, anche altri potranno contare su cospicue disponibilità, come nel caso della Spagna (21,3 miliardi) e del Belgio (7,8). Una misura che arriva "a soli quattro mesi dalla mia proposta", ha sottolineato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

Una misura che per l’Italia comporta un vantaggio significativo. Gli ammortizzatori sono stati finanziati in deficit con aumento del debito pubblico, ma, spiega Gualtieri, "grazie a questo finanziamento, realizzato attraverso l’emissione di titoli comuni europei, il risparmio per le casse dello Stato nell’arco dei 15 anni di maturità può essere stimato in oltre 5 miliardi e mezzo di euro". Gli Stati, nello specifico, potranno contare sul buon rating di credito dell’Ue e su bassi costi di finanziamento.

Ma come funziona il "Sure" e a che serve? Il fondo eroga prestiti agli Stati membri a tassi agevolati per finanziare aumenti della spesa pubblica per il mantenimento dell’occupazione: per l’Italia, si va dalla cassa integrazione per tutti i lavoratori dipendenti alle indennità per i lavoratori autonomi di vario tipo, i collaboratori sportivi, i lavoratori domestici e quelli intermittenti, dal fondo perduto per autonomi e imprese individuali al congedo parentale, dal voucher baby sitter alle misure per i disabili.

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