Venerdì 19 Aprile 2024

La rete di Tim Anche Iliad entra in FiberCop

Siglata un’intesa di co-investimento sulla fibra. L’adesione segue quella di Fastweb e Tiscali

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Il gruppo Iliad, che un anno fa aveva scelto Open Fiber per entrare nel mercato della telefonia fissa in Italia, ora rilancia e parteciperà anche al co-investimento proposto da Tim, attraverso FiberCop. Nessun dettaglio sulla modalità di partecipazione ma il modello prevede che gli operatori condividano i rischi d’impresa in cambio dell’accesso a condizioni vantaggiose alla rete di accesso secondaria in fibra ottica fino alle abitazioni che si andrà realizzando.

Gli accordi prevedono per Iliad

anche l’accesso alla rete primaria. "È una buona notizia per Tim che conferma indirettamente il valore del progetto FiberCop: Iliad seguirà Fastweb e Tiscali, che hanno già concordato di affiancare Tim in questo piano per accelerare il deployment digitale in Italia", commenta un analista di Mediobanca.

I termini generali dell’offerta di co-investimento prevedono che ogni investitore decida il proprio impegno ma ci sono delle soglie minime di adesione rapportate all’estensione dell’area geografica (almeno un comune per 20 anni) o per tipologia e caratteristiche tecniche del servizio che il co-investitore sceglie di utilizzare. Comunque, l’accordo permetterà a famiglie e imprese di avere connessioni ultra-veloci superiori a 1 Gigabit al secondo.

L’intesa, si legge in una nota, "è una conferma dell’impegno di Iliad a effettuare investimenti per contribuire alla digitalizzazione del Paese e offrire connettività di alta qualità con offerte semplici e trasparenti". I francesi, che hanno rimandato il debutto nel fisso a dopo l’estate, hanno una Rete in fibra che al 31 dicembre "comprendeva quasi 30.000 km di fibra ottica" e non è stato chiarito se ha proposto di apportare questo suo asset al progetto.

FiberCop ad oggi ha posato oltre 3 milioni di km di fibra e punta a realizzare una nuova infrastruttura in 1.610 comuni entro il 2025. Gli accordi con Open Fiber, firmati a luglio 2020 e che restano validi e invariati, prevedevano invece l’utilizzo della rete FTTH sull’intero perimetro del piano (271 città). Per Tim l’accordo "conferma l’efficacia del modello del co-investimento che consente a tutti di partecipare allo sviluppo della fibra ottica in Italia in un quadro di competizione infrastrutturale che accelera il superamento del digital divide su scala nazionale".

red. eco.

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