La pubblicità scatta e torna a livelli pre-Covid

Il presidente Sassoli de Bianchi: con 8 miliardi di investimenti recuperiamo i danni dovuti al lockdown

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di Achille Perego

"Una rabbiosa voglia di crescita", la definisce Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa (Utenti pubblicità associati). È quella che riguarda gli investimenti pubblicitari che, nel 2021, aumenteranno a velocità doppia rispetto a quanto previsto. Un incremento dell’8%, che consentirà di tornare sopra gli 8 miliardi, recuperando quasi interamente la contrazione registrata l’anno scorso quando, a causa del Covid, gli investimenti erano scesi dell’11% a 7,6 miliardi.

"La pandemia – ha spiegato Sassoli de Bianchi in occasione dell’evento annuale dell’associazione che rappresenta le più importanti aziende che investono in pubblicità e comunicazione – ha procurato un trauma per molti di noi senza precedenti. Oggi siamo usciti dalla fase critica. Riprendono i consumi, torna la fiducia, il Pil rimbalza, e il mercato della comunicazione ritorna al centro come veicolo di sviluppo nell’economia del Paese. È un’occasione storica, anche grazie alle ingenti risorse del Next Generation EU".

I settori che crescono di più per gli investimenti pubblicitari, secondo gli ultimi dati Nielsen, sono l’auto (+17%), le Tlc (+30%), la casa (arredamento e igiene con un +18%) e la finanza a partire dalle assicurazioni (+8%). Bene anche alimentari e bevande. Quanto ai mezzi di comunicazione, prosegue il trend positivo del web, bene la radio digitale, ancora vincente la tv, mentre i quotidiani – di cui è risultata fondamentale al tempo del Covid l’informazione di qualità contro le fake news – crescono nel digitale (più difficile la ripresa nel cartaceo).

Ma per la grande "sfida" che l’Italia ha davanti, ha avvertito Sassoli de Bianchi, occorre "un salto di qualità del sistema Paese" e la riduzione del gap digitale. Il presidente di Upa ha infine ribadito alcuni punti fermi per il mercato della pubblicità. "Il mercato chiede che le audience - video, audio e testo – siano misurate in maniera univoca, con metriche omogenee. Tutto questo nel rispetto delle indicazioni contenute nella recente delibera dell’AgCom".

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