Martedì 23 Aprile 2024

"La pubblicità inverte la rotta Il web decisivo"

Parla Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa "Più fiducia, il 2021 l’anno del parziale recupero"

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di Achille Perego

Dopo il calo nel 2020 per la pandemia, il 2021 per il mercato della comunicazione pubblicitaria, "se non vi saranno altri eventi negativi inaspettati", potrà rappresentare l’anno del "parziale recupero" con una crescita del 4% che farà da stimolo anche alla ripresa dell’economia. A prevederlo è Upa, l’Associazione che riunisce le più importanti aziende che investono in pubblicità e in comunicazione in Italia e che rappresenta l’85% degli investimenti pubblicitari. La cui ripresa "nasce da una moderata fiducia delle aziende e dalla consapevolezza dell’importanza di una maggiore esposizione ai mezzi di comunicazione. E conferma la volontà delle imprese di continuare a investire e, in generale, che il Paese ha voglia di tornare a crescere", spiega Lorenzo Sassoli de Bianchi, rieletto per il sesto mandato triennale alla presidenza di Upa.

Che effetto ha avuto la pandemia nel 2020?

"Pesanti conseguenze su interi settori chiave dell’economia, provocando, al contempo, una forte riduzione degli investimenti in comunicazione, scesi a maggio del 24% sul 2019. Poi c’è stata una graduale ripresa e l’anno si è chiuso con un -11% per un totale di circa 7,8 miliardi".

Quali sono i settori che traineranno la ripresa?

"Il largo consumo, dall’alimentare all’igiene per la casa, la Gdo e il mondo digitale e dell’e-commerce. Ma anche il settore assicurativo e finanziario, per l’incertezza che genera l’esigenza di coperture e per l’aumento dei risparmi da investire. Continueranno a soffrire invece viaggi e turismo, stabili le tlc, ancora difficili le previsioni per l’auto".

Quali media beneficeranno della crescita?

"Tv e digitale, in tutte le sue declinazioni, dagli over the top ai portali editoriali. Internet, come canale globale, nel 2020 per la prima volta ha superato gli investimenti sulla tv. La ridotta mobilità ha invece penalizzato la radio, comunque in parziale ripresa".

E i giornali?

"Parlerei di settore editoriale dove il web cresce rispetto all’edicola e per questo sarà vincente chi riuscirà a trasformarsi più efficacemente nella digitalizzazione dell’editoria. Che, al tempo del Covid, ha affermato il suo valore informativo contro le fake news. E che il governo, a cui si chiede prima di tutto di vaccinare gli italiani, dovrebbe sostenere e incentivare".

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