Giovedì 18 Aprile 2024

La mobilità? Sarà green Alta velocità alla riscossa

La rimonta del treno non finirà con l’uscita dall’emergenza Covid-19

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La mobilità del futuro sarà green o non sarà. La rimonta del treno in questo periodo di emergenza sanitaria, con gli aerei a terra e il crollo del consumo di carburanti, è una rivincita importante per il trasporto su rotaia. La lenta ripresa del traffico aereo potrebbe rappresentare una svolta per i collegamenti ad alta velocità, che già oggi fanno concorrenza alle linee aeree.

La domanda europea di viaggi in treno aumenterà fortemente nel prossimo decennio, in base a uno studio della svizzera Ubs Research, che cita proprio il nuovo apprezzamento del pubblico per l’aria più pulita a seguito dell’epidemia di Coronavirus. Questo spostamento delle percezioni sarà un vantaggio per il mercato ferroviario europeo ad alta velocità, che è destinato a crescere del 10% all’anno in questo decennio. La società svizzera di analisi prevede che il settore raggiungerà un giro d’affari di 11 miliardi di euro entro il 2022, poiché la crescita della domanda richiederà più materiale rotabile e ampie modifiche alle infrastrutture. Non a caso, negli ultimi mesi c’è stata una rinascita dei treni notturni in tutta Europa e anche la tolleranza per i viaggi più lunghi sta crescendo.

I viaggiatori d’affari considerano il treno superiore all’aereo nelle tratte fino a quattro ore di viaggio, dicono i dati di Ubs, mentre i turisti arrivano fino a 6 ore. Lo studio evidenzia l’impatto che la ferrovia ha già avuto sulle rotte Londra-Parigi, Madrid-Barcellona e Monaco-Berlino, che hanno soppiantato in larga misura le linee aeree, grazie ai tempi di attesa contenuti in stazione a alla comodità di partire e di arrivare direttamente in centro città. L’Eurostar, infatti, ha più che dimezzato la domanda di viaggi aerei tra Londra e Parigi e un nuovo servizio tra la capitale britannica e Amsterdam, partito in maggio, mira allo stesso risultato. In Italia, l’alta velocità ha avuto ricadute analoghe lungo tutta la linea Torino-Napoli e ora che per la prima volta i Frecciarossa arrivano fino a Reggio Calabria, questi effetti si estenderanno anche a Sud. Da qualche settimana sono infatti disponibili nei sistemi di vendita di Trenitalia i biglietti per il servizio diretto fra Torino e la città sullo Stretto, senza bisogno di cambiare a Roma.

"L’arrivo del Frecciarossa contribuirà alla ripartenza e al rilancio dell’economia e del settore turistico della Calabria e dell’intero Sud Italia. Un nuovo servizio che avvicina le persone, nel momento in cui il Paese deve ripartire", ha detto all’inaugurazione Gianfranco Battisti (nella foto in alto), numero uno del gruppo Fs. La Commissione europea ha dichiarato che il 2021 sarà l’Anno europeo delle ferrovie, come parte della nuova agenda verde dell’Ue, in cui il treno s’inserisce bene in quanto mezzo di trasporto a basse emissioni. "Il 2019 e il 2020 segnano il punto di svolta per il settore", sostiene Ubs. Francia, Spagna, Italia e Germania potrebbero aggiungere fino a 800 nuovi treni ad alta velocità in questo decennio, con un investimento complessivo di 60 miliardi di euro, e la Germania da sola investirà oltre 80 miliardi di euro nella sua rete.

Il servizio ferroviario ha ottenuto un punteggio talmente elevato sulla base della nuova normativa tedesca a difesa del clima, che è stato privilegiato sui viaggi aerei e stradali con una drastica riduzione dell’Iva dal 19 al 7%, in quello che viene acclamato dagli ambientalisti come il primo caso in Europa.

La francese Sncf intende lanciare versioni nuove di zecca del suo classico Tgv nel 2023, con carrozze a due piani per trasportare più persone, riducendo i costi e quindi anche i prezzi. Le ferrovie europee, di conseguenza, stanno diventando talmente competitive che Ubs prevede una stagnazione dei ricavi delle compagnie aeree e persino una flessione, nell’ambito di questo decennio. Un evento senza precedenti dopo decenni di crescita costante. In questo scenario le compagnie aeree potrebbero a concentrarsi maggiormente sui servizi a lungo raggio o sui voli che servono aree inaccessibili ai treni ad alta velocità. In questo modo, anche le linee aeree potrebbero ridurre il livello medio di emissioni, che sul lungo raggio sono inferiori rispetto alle tratte più brevi.

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