Giovedì 25 Aprile 2024

La Fed conferma: fine dei sostegni monetari

Powell dice sì a una riduzione degli acquisti di asset entro l’anno. "Ma non significa che i tassi risaliranno"

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La Fed è pronta a voltare pagina. Il tapering, ovvero la riduzione degli acquisti di asset, potrebbe partire già quest’anno, alla luce dei progressi dell’economia americana verso la massima occupazione. Jerome Powell, dal palco di Jackson Hole, ribadisce che il balzo dell’inflazione è provvisorio e osserva come un rallentamento degli acquisti non va comunque letto come un segnale verso un aumento dei tassi di interesse. Le borse ascoltano attente l’intervento virtuale del presidente della Fed dalle montagne del Wyoming e, dopo l’esitazione delle ultime sedute, girano in rialzo intravedendo un tapering morbido. Le piazze finanziarie europee chiudono tutte positive, con Milano che segna un +0,56%. Wall Street avanza decisa, con lo S&P 500 e il Nasdaq che aggiornano i loro record storici. A confortare gli investitori è il fatto che Powell, a dispetto di altri membri della Fed, non fissa una data precisa per l’avvio del processo della riduzione degli acquisti di asset, che al momento procede a una velocità di 120 miliardi di dollari al mese.

Indicando come arco temporale la restante parte dell’anno, il presidente della Fed si lascia ampio spazio di manovra e la flessibilità necessaria per intervenire e cambiare rotta nel caso incertezze e rischi dovessero emergere con forza. Le sue parole, inoltre, se da un lato aprono ai falchi della Fed che vogliono il tapering da settembre per chiuderlo alla metà del 2022, dall’altro soddisfano le colombe convinte invece della necessità di un approccio paziente considerato che sei milioni di americani sono ancora senza lavoro a causa della pandemia e i timori per il Covid sono in aumento.

La variante Delta, ammette Powell, pone rischi nel breve termine ma al momento quantificarne l’impatto non è possibile, visto che l’economia si è in qualche modo abituata alla convivenza con il virus e si è adeguata, riducendone di fatto l’effetto negativo. Pur mantenendo che l’aumento dei prezzi è provvisorio, il presidente della Fed ribadisce che la banca centrale è pronta ad agire se necessario.

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