Christine Lagarde,. presidente della Bce
I membri del Consiglio direttivo della Bce "hanno espresso una maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione tornerà all’obiettivo nel medio termine e che la lotta contro lo shock inflazionistico è quasi terminata". E’ quanto emerge dai verbali della riunione del 16-17 aprile, al termine della quale è stato deciso un nuovo taglio da 0,25 punti percentuale ai tassi di interesse di riferimento dell’area euro. "Ora c’è il rischio che l’inflazione possa cadere ben al di sotto del 2%, almeno nella restante parte dell’anno" si legge ancora nei verbali, in cui è ribadito che la decisione del taglio dei tassi è stata unanime e che precedentemente ai nuovi dazi commerciali (quelli definiti “reciproci”) decisi da Trump, alcuni componenti del direttorio avrebbero preferito mantenere lo status quo e aspettare per un eventuale nuovo taglio giugno, quando verranno aggiornate le previsioni economiche dalla Bce.
Al tempo stesso diversi altri componenti hanno segnalato che sarebbero stati favorevoli anche a un taglio più consistente, da 50 punti base. Il quadro descritto dal documento può far presagire che la manovra di allentamento monetario prosegua anche al direttorio di giugno.
Red. Eco.