Giovedì 18 Aprile 2024

L’ITALIA RISORSA PER BRUXELLES

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COME al solito, quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Venerdì scorso – alla maggior parte dei commentatori – di fronte alla brillante relazione al mercato di Paolo Savona (nella foto), nuovo presidente della Consob, non è rimasto altro che chiedersi se il professore non si fosse confuso sulla ‘caverna di Socrate’. Qualunque studente del liceo sa bene che Platone è l’autore della ‘caverna’ ma il personaggio che racconta il mito è Socrate, maestro di Platone, che non ha lasciato testi scritti. Per cui Savona non si è per niente confuso. La mia domanda è: perché, invece di perdere tempo con inezie, non avete aperto un dibattito serio su due punti, enormi, del discorso del presidente Consob?

IL PRIMO, l’atteggiamento dell’Europa nei confronti dell’Italia. «Per la comunità europea e globale l’Italia non rappresenta un problema finanziario, ma una risorsa alla quale molti Paesi attingono per soddisfare le proprie necessità». Vivaddio qualcuno ha avuto il coraggio di dirlo: la possibilità di incatenare la nostra economia a un cambio fisso insostenibile per l’Italia, ha trasformato il nostro Paese in una risorsa per gli altri membri dell’Unione. Penso ad esempio all’atteggiamento predatorio della Francia nei confronti delle aziende italiane d’eccellenza. O alla normativa sulle banche, tutta sbilanciata a favore della Germania.

IL SECONDO: gli italiani hanno una propensione al risparmio da record che garantisce il debito pubblico attuale e che potrebbe, paradossalmente, renderne ragionevole anche una quota maggiore. Far passare l’Italia per lo zoppo della compagnia però fa comodo e gola a molti a Bruxelles, tentati dall’idea di poter teleguidare le nostre politiche economiche con una procedura per debito eccessivo. Nel frattempo, però, in Italia ci si continua a chiedere: «Ma la caverna era di Socrate o di Platone?». Poveri noi.

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