Sabato 20 Aprile 2024

L’Enoteca brinda alla vendemmia «Emilia Romagna ancora al top Ora l’obiettivo della sostenibilità»

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Paola Benedetta Manca

DOZZA (Bologna)

DA 49 anni, l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna opera per la promozione del patrimonio vinicolo con diverse iniziative sul territorio nazionale e internazionale, con lo scopo di elevare l’immagine e la qualità del vino emiliano-romagnolo. Una finalità riconosciuta, nel 1978, anche dalla Regione Emilia Romagna che, con un’apposita legge, definì l’Enoteca Regionale «lo strumento più idoneo per promuovere il vino regionale in Italia e all’estero». L’associazione conta 215 aziende, grandi, medie e piccole, tra produttori di vino, aceto balsamico e distillati, enti pubblici, consorzi di tutela e associazioni dei sommelier della regione. Ha sede all’interno della Rocca Sforzesca di Dozza, un borgo collinare posto proprio al confine tra l’Emilia e la Romagna. Per garantirsi una costante presenza sul mercato, le principali fiere specializzate, italiane ed estere, per l’Enoteca Regionale sono ormai appuntamenti immancabili.

«SAREMO presenti all’Enologica, a Palazzo re Enzo a Bologna, come l’anno scorso, – annuncia Ambrogio Manzi, 55 anni, direttore generale di Enoteca Emilia-Romagna – il 19, 20 e 21 ottobre coinvolgeremo tutte le aziende, offrendo un grande spaccato rappresentativo della regione, produttivo e significativo, con tanti buyers e turisti italiani e stranieri e un inedito cooking show». A diffondere la presenza dei vini emiliano-romagnoli sulle tavole degli italiani sono gli stretti rapporti di collaborazione allacciati dall’Enoteca con associazioni di categoria, enoteche, ristoranti, winebar e negozi di gastronomia. Importanti passi avanti sono stati fatti proprio nel cercare di tenere sempre più vicini i vini alla cultura e alle tradizioni del territorio, attraverso una forte collaborazione con i diversi Consorzi di tutela dei prodotti tipici della regione. A questo scopo, l’Enoteca promuove e partecipa a diverse attività sinergiche che enfatizzano l’abbinamento dei vini emiliano-romagnoli alle altre eccellenze gastronomiche della regione.

MANZI esulta per i risultati della vendemmia di quest’anno: «E’ andata molto bene in tutta la Regione, da Piacenza a Cattolica, questo grazie al fatto che c’è stato un buon equilibrio tra le temperature e l’emissione idrica. Ha piovuto abbastanza ma in modo equilibrato, a differenza di altre regioni che poi, nella fase finale, hanno subito dei temporali che qualche criticità l’hanno comportata. In Emilia-Romagna – continua Manzi – è andato tutto bene, soprattutto per i bianchi, sui cui abbiamo un dato un po’ più certo, visto che la vendemmia è praticamente finita, mentre i rossi sono ancora in fase di raccolta. Di sicuro – anticipa – il risultato è stato migliore dell’anno precedente. Normalmente si tiene conto anche del rapporto qualità e quantità prodotta, perché poi la qualità incide anche sul versante economico e questo equilibrio c’è stato. Siamo soddisfatti e anche le aziende sono entusiaste».

LE NUOVE sfide di Enoteca Regionale riguardano la sostenibilità sociale, economica e ambientale. «Su quella a livello ambientale – spiega Manzi – abbiamo avviato dei tavoli di lavoro per ricerche sui territori, in collaborazione con il mondo scientifico e diverse università della Regione, per cercare di rendere sempre più sostenibile il territorio. Più lo rispettiamo, in termini di sanità, più ci ripaga in termini di benessere. Anche il nostro messaggio di comunicazione parla di rigenerazione».

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