Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Governo vuole azzerare l'Iva sui beni di prima necessità: ecco quanto si risparmierebbe

L'ipotesi annunciata dal viceministro al Mef, Maurizio Leo per aiutare le famiglie italiane

Azzerare l'Iva su alcuni beni di prima necessità. Se ne parla e le associazioni dei consumatori lo chiedono con forza da tempo. Un intervento che servirebbe a dare un po' d'ossigeno a tante famiglie italiane colpite dall'inflazione e dall'aumento di bollette ed energia.

Tasse
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Azzerare l'Iva

"E' sul tavolo l'ipotesi di azzerare l'Iva su alcuni beni di prima necessità". Lo ha detto il viceministro al Mef Maurizio Leo, a margine di un evento alla Camera. Si tratta di ''una delle ipotesi perché la normativa europea prevede anche l'aliquota zero, ma si deve lavorare", ha affermato.

Zero Iva, i beni interessati

L'ipotesi del Governo, per tentare di aiutare le famiglie e in particolare quelli più povere, è quella di azzerare l'Iva sui beni di prima necessità come ad esempio pasta, pane o latte, ma non solo.

L'attuale Iva

L'Iva (Imposta sul valore aggiunto) è attualmente fissata al 22% per tutti i prodotti e servizi e invece ridotta al 4% e 5% per i beni di prima necessità.

I beni di prima necessità

Fra i beni di prima necessità non rientrano solo gli alimenti ma anche altri come ad esempio alcuni prodotti per l'igiene personale.

Quanto si risparmierebbe

Un eventuale azzeramento dell'Iva su alimentari e beni di prima necessità produrrebbe risparmi diretti fino a 300 euro annui a famiglia, oltre a positivi effetti indiretti sul fronte delle tariffe al pubblico praticate da attività ed esercizi commerciali. Lo afferma il Codacons, commentando le affermazioni del viceministro dell'economia, Maurizio Leo, su un possibile intervento fiscale sull'Iva.

Alimentari aumentati del 13,5% in un anno

''Da un anno chiediamo al Governo di intervenire sulla tassazione vigente su alimentari e generi di prima necessità, prodotti i cui prezzi continuano a subire rincari astronomici, al punto che lo scorso mese i listini dei generi alimentari hanno segnato un incremento annuo del +13,5% - spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi - Un azzeramento dell'Iva su tali prodotti produrrebbe un effetto calmierante sui prezzi, con un possibile risparmio sulla spesa delle famiglie fino a 300 euro annui a nucleo, cui andrebbero aggiunti gli effetti indiretti sul fronte di bar, ristoranti, alberghi, ecc., esercizi che per la loro attività quotidiana beneficerebbero della riduzione dei listini al dettaglio''.  ''Ovviamente, perché una simile misura produca reali benefici ai consumatori, è necessario che i commercianti traslino il modo totale il taglio dell'Iva sui prezzi al dettaglio, prevedendo pesanti sanzioni verso gli esercenti scorretti'', conclude Rienzi.

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