Italiani formiche, risparmi triplicati E tornano i Bot

Il rapporto di Bankitalia: famiglie più caute. Crescono gli investimenti in titoli di Stato

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di Claudia Marin

Redditi delle famiglie in picchiata, ma anche famiglie che rinunciano a consumare per destinare le risorse residue al risparmio (triplicato), depositandolo sul conto corrente o impiegandolo nell’acquisto di Bot. È questa la fotografia che emerge dall’ultimo Report di Bankitalia ("I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19"). Un’analisi che mette in rilievo come dietro i comportamenti degli italiani vi siano tutte le paure e le incertezze per il futuro.

Pandemia e lockdown, insomma, hanno travolto famiglie e imprese. Nel famigerato primo semestre 2020, durante il quale è esploso il virus, i redditi privati non finanziari hanno registrato la contrazione più forte degli ultimi 20 anni, "solo in parte contrastata dalle misure di sostegno", mentre il valore aggiunto delle imprese è diminuito del 15%, quasi il doppio rispetto alla crisi del 2009. E le famiglie, costrette dalla peculiarità della situazione, si sono buttate sul risparmio e sono tornate a investire in titoli di Stato.

Nei mesi della pandemia, fino a novembre, i depositi negli istituti di credito italiani hanno raggiunto la cifra record di 1.680 miliardi di euro. Fino a settembre 2019 il denaro sui conti correnti è aumentato di ben 126 miliardi nel giro di un anno. È una delle tendenze che emergono anche dall’Indagine sul risparmio e le scelte finanziarie degli italiani nel 2020, curata dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo e dal Centro Einaudi: "Nonostante una riduzione del Pil che dovrebbe essere valutata in circa 168 miliardi di euro (122 dei quali già accertati nei primi nove mesi dell’anno), sono disponibili sui conti 126 miliardi in più a settembre 2020 rispetto a un anno prima.

Insomma, il taglio dei redditi di famiglie e imprese ha prodotto l’immediata reazione degli italiani, alle prese con pandemia e restrizioni, sotto forma di sforbiciata netta ai consumi (-9,8% nel primo semestre 2020), a favore del risparmio, schizzato a 51,6 miliardi fino a giugno, tre volte tanto rispetto a fine 2019. E di pari passo con il maggior risparmio le famiglie sono tornate ad affacciarsi a Bot e Btp. Dopo oltre un anno di disinvestimenti in titoli pubblici (-23,6 miliardi nel 2019), nella prima metà 2020 gli italiani hanno ripreso ad acquistarne per 5,1 miliardi, mentre sono state registrate vendite di altri titoli per 11,6.

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